
Flavio Cobolli - Foto CHINE NOUVELLE/SIPA/2502250842
Dopo Federico Cinà, Luciano Darderi è il secondo italiano a raggiungere il secondo turno del Masters 1000 di Miami 2025. Sul cemento della Florida, l’azzurro di origini argentine ha infatti superato lo scoglio del primo turno battendo lo spagnolo Pedro Martinez con il punteggio di 6-4, 6-1 in poco più di un’ora di partita. Prestazione solida da parte di Darderi, che adesso troverà un ostacolo ben più probante come quello del polacco Hubert Hurkacz.
Il numero 61 ATP ha condotto un ottimo primo set al servizio, concedendo appena quattro punti in battuta al suo avversario. L’equilibrio si è rotto soltanto nel decimo game, quando Martinez si è trovato a servire sul 4-5. Sotto pressione il servizio dello spagnolo, numero 40 del mondo ma sicuramente non a proprio agio sul veloce, ha dato segni di cedimento portando alle prime palle break del match. Alla terza occasione Darderi è andato così a segno per il 6-4 in proprio favore. Decisamente meno equilibrato il secondo set, con l’azzurro che trova il break nel quarto game per andare a servire sul 3-1. Martinez cede poi nettamente, con il secondo break consecutivo che arriva addirittura a zero e mette i titoli di coda alla partita.

TABELLONE E ACCOPPIAMENTI: TUTTI I RISULTATI
Cobolli, la crisi continua: ottava sconfitta consecutiva
Se Darderi gioisce, lo stesso non si può dire di Flavio Cobolli. Il romano classe 2002 ha infatti ceduto in tre set al lucky loser argentino Thiago Agustin Tirante che si è imposto con i parziali di 6-1, 3-6, 6-3 dopo poco meno di due ore di gioco. Inizialmente opposto a Nicolas Jarry, Cobolli si è visto cambiare il proprio avversario a seguito del forfait del giocatore cileno. Da incubo il primo set, con l’azzurro sotto 5-0 dopo pochi minuti e capace solo di evitare il bagel racimolando un game. La reazione d’orgoglio arriva nel secondo set, in cui Tirante concede subito il break del 2-0 e Cobolli è bravo a lavorare bene nei turni di servizio riuscendo così a controllare la situazione fino al 6-3 senza concedere occasioni all’argentino.
Potrebbe essere il momento di svolta dell’incontro, soprattutto perchè anche in apertura di terzo set Tirante cede il servizio. Cobolli salva una palla dell’immediato controbreak e sale sul 2-0, avvicinandosi così alla prima vittoria nel circuito dalla United Cup di gennaio. Invece l’azzurro numero 43 del mondo subisce un parziale di cinque game consecutivi, perdendo il servizio due volte di fila e permettendo all’avversario (numero 117 ATP) di ottenere una vittoria pesantissima e a un certo punto insperata.
Sarà quindi Tirante a sfidare Shapovalov al secondo turno, mentre per Cobolli arriva l’ottava sconfitta consecutiva. Numeri che parlano di una crisi profonda, dalla quale uscire al più presto visti i punti in scadenza nel proseguo della stagione.

Sonego al secondo turno: battuti Navone e i problemi al polpaccio
Buone notizie invece da Lorenzo Sonego, che ha battuto l’argentino Mariano Navone con un doppio 7-5. Partita complicata per il torinese classe ’95, che nel finale di partita ha accusato anche problemi fisici al polpaccio destro dopo aver mancato i primi due match point al servizio. Primo set molto solido da parte dell’azzurro, capace di concedere le briciole nei propri turni di battuta e di trovare il guizzo giusto per chiudere il parziale evitando la lotteria del tiebreak. Anche il secondo set parte con i migliori auspici, visto che Navone subisce il break del 3-1 e non sfrutta poi una palla dell’immediato controbreak permettendo a Sonego di salire sul 5-2.
Il numero 38 del mondo va così a servire per il match sul 5-4, ma fallisce due match point con tanto di doppio fallo sul primo dei due. All’improvviso arriva anche il medical timeout, con Sonego che mostra problemi al polpaccio destro con espressioni del volto tutt’altro che rassicuranti. Con il solito carattere però l’azzurro riesce a chiudere la partita, prendendosi rischi importanti nell’accorciare gli scambi ed evitando ancora una volta il tiebreak. Adesso nel secondo turno ci sarà la sfida a Taylor Fritz, polpaccio permettendo.