
Matteo Berrettini - Foto Geoff Burke-Imagn Images/Sipa USA
Finisce ai quarti di finale l’avventura di Matteo Berrettini nel Masters 1000 di Miami 2025. Resta un po’ di amaro in bocca per il tennista romano, autore di un torneo eccezionale che lo ha visto a pochi punti dalla semifinale; invece a sfidare Jakub Mensik per un posto in finale sarà Taylor Fritz, uscito vincitore da un confronto durissimo, durato due ore e 44 minuti e concluso in suo favore per 7-5 6-7(7) 7-5. Partita tirata e dalle mille emozioni, con Matteo che è stato superlativo ad uscire dalle tenebre salvando ben sei match point nel secondo set, ma alla fine non è bastato.
La sconfitta non cancella la grande cavalcata di Berrettini a Miami, ma come dichiarato da lui stesso c’è un pizzico di rammarico per come è finita: “Ho giocato una delle mie migliori partite di sempre su questa superficie, il finale è stato un po’ amaro per il risultato. Sono orgoglioso perché non è scontato giocare una partita alla pari con un tennista del genere sul cemento. Non c’erano mai state le condizioni ideali per giocare al meglio a Miami, peccato perché la semifinale è stata a un paio di punti. Per fortuna ci saranno altre occasioni“. Matteo guadagnerà comunque un paio di posizioni nel ranking, e da lunedì sarà numero 27 (28 se Mensik dovesse vincere il torneo).

La cronaca di Berrettini-Fritz a Miami
Parte subito aggressivo Berrettini, che pronti via si procura tre palle break consecutive. Fritz annulla le prime due ma sulla terza manda in rete il rovescio e cede il servizio. Matteo però non riesce a confermare il vantaggio, perché dopo averne annullata col servizio, commette un errore col rovescio e la parità si ristabilisce immediatamente. Sul 2-2 l’azzurro difende bene e risolve il punto con la smorzata, poi stampa un gran dritto lungolinea e si crea due palle break: Fritz però le annulla entrambe con il servizio e si salva.
Anche il romano si salva in quello successivo annullando un’altra palla break, e si prosegue in equilibrio fino al 6-5 in favore del californiano. Qui arriva un passaggio a vuoto per Berrettini che gli costa carissimo: il suo rivale risponde profondo e si procura un set point, che sfrutta subito con l’accelerazione di rovescio. Fritz si porta così a casa il primo set per 7-5.
Secondo set: Berrettini riemerge al tie break
Nel secondo parziale entrambi i giocatori registrano il proprio servizio. Le chance di break del primo set diventano un lontano ricordo, perché si procede spediti verso il tie break senza grossi rischi da parte di entrambi. Sotto 6-5 però, ancora una volta, Matteo rischia di complicarsi le cose e deve fronteggiare due palle break che sono anche match point: l’azzurro però non si fa intimorire e annulla la prima con l’accelerazione di dritto; sulla seconda deve ringraziare Fritz, che manda in corridoio la risposta di rovescio su una seconda tenera. Passato lo spavento, Berrettini raggiunge il tie break.

Qui l’equilibrio si spezza subito con il mini break a favore di Fritz. L’americano si costruisce un gran punto, che chiude con il dritto in cross e si avvicina a chiudere, portandosi sul 6-3 con tre match point in suo favore. Sul primo manda out un rovescio, sul secondo è chirurgico Matteo con la smorzata millimetrica. Ce n’è però un altro, questa volta sul servizio del californiano: Berrettini risponde aggressivo e sfonda col dritto, per poi chiudere a rete con un comodo smash del 6-6. Con il servizio l’azzurro annulla poi anche la sesta palla match, e viceversa al primo set point sfrutta l’occasione per allungare l’incontro: l’accelerazione di dritto è devastante, Fritz non può nulla e si va al terzo set grazie al 9-7 finale.
Equilibrio anche nel terzo set
Nel terzo parziale la fanno da padrone ancora una volta i servizi, che entrambi tengono senza grossa fatica. Matteo regala anche spettacolo con un paio di dritti lungolinea dei suoi, ma Fritz non è da meno e rimane incollato nel punteggio. Si arriva così sul 5-5, dove Berrettini apre con una splendida stop volley di tocco. Poi con il dritto in contropiede si porta sul 30-15 e il più sembra fatto, ma successivamente il nastro porta fuori il dritto e si va ai vantaggi: qui è bravo l’azzurro ad annullare la prima palla break con l’accelerazione di dritto, ma in quella successiva Fritz pesca l’angolino e Berrettini non può nulla. Arriva il break del 6-5 che vale la semifinale. Lo statunitense chiude infatti 7-5 a 30 e stacca il biglietto per la sfida contro Mensik.