Fabio Fognini ha ceduto il passo a Nick Kyrgios per 6-2, 6-4, nella circostanza del terzo turno del Masters 1000 di Miami 2022. L’azzurro, evidentemente non al massimo delle sue possibilità a causa della sinusite, non ha offerto mai la sensazione di poter contrastare il predominio dell’avversario da fondocampo; sfide sulla diagonale del dritto non disputate al meglio per gran parte del confronto, con piccolo picco nostrano a metà secondo parziale. Kyrgios, dal canto suo, ha servito meravigliosamente e, in generale, amministrato in modo diligente i game in ricezione, non disperdendo troppe energie in quanto probabilmente accortosi delle condizioni deficitarie dell’opponente. L’italiano ha palesato difficoltà negli spostamenti laterali, seppur ugualmente regalando alcuni lampi di classe, non riuscendo a frenare compiutamente l’impeto aussie. Buona prestazione di Kyrgios, il necessario per superare un Fognini a mezzo servizio in due set; l’australiano affronterà il vincente del confronto tra Jannik Sinner e Pablo Carreno Busta.
L’INIZIO
Primo set con partenza da incubo per Fognini, fautore di tre doppi falli nel corso del game d’apertura e immediatamente indietro di un break. Nel corso del game, dopo un 15-40 per causa sui, l’azzurro ha fatto intravedere un’ottima gestione degli scambi tra colpi di dritto inside-in e chiusure a rete sublimi, sebbene il servizio non l’abbia sostenuto sino all’1-0 aussie. Kyrgios ha confermato immediatamente lo strappo ottenuto grazie alla sua prima devastante, in concomitanza con il super dritto che caratterizza il suo tennis: 2-0 rapidissimo. Fognini ha tentato di elevare il suo livello da fondocampo, limitando sensibilmente le potenzialità dell’australiano in alcuni frangenti, seppur il suo tennis non sia stato al meglio per l’intero parziale. Doppio break di Kyrgios, infatti, in occasione del settimo game; prima un super dritto lungolinea dell’atleta di Canberra con prosieguo tramite stop-volley, poi una sfida sulla diagonale del dritto vinta dallo stesso estroso australiano sino al 5-2. Ottavo game semplicemente dominato da Kyrgios al servizio, aiutato dal colpo d’inizio gioco semplicemente devastante: 6-2.
L’EPILOGO
Dopo un breve consulto medico con il fisioterapista, inizio di secondo set autorevole per Fognini, autore di un ottimo primo game, utile per portarsi avanti: 1-0. Fognini ha man mano trovato il feeling giusto con il timing sulla pallina, regalando colpi da maestro; alternandoli però sempre più ad alcune leggerezze tecniche forse dettate dall’eccessiva fiducia. Mentre Kyrgios serviva prime senza soste, non rischiando alcunché alla battuta, Fognini ha concesso al pubblico hot-shot clamorosi sul lato del dritto, soprattutto in corsa, sino al 4-4. Break letale attuato però da Kyrgios nel nono game, con un solo vero punto meritevole di lodi per l’australiano: dritto inside-out potente e preciso per lo 0-30. Per il resto, suicidio sportivo di Fognini con tre errori in manovra sino al 5-4 inevitabile. Ultimo turno di battuta sul velluto per Kyrgios, con la solita cascata di prime sino al 6-4 definitivo.