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Jannik Sinner ha messo a segno un’impresa degna di nota la scorsa notte in quel di Miami. L’azzurro ha annullato ben cinque match point contro lo spagnolo Carreno Busta guadagnandosi i quarti di finale contro l’australiano Kyrgios. Questo il commento di Paolo Bertolucci, ex tennista italiano, a LaPresse: “E’ un animale da gara, è diventato un simbolo dell’Italia anche all’estero. Questo è molto importante. Lui e Alcaraz sono i due tennisti che saranno ai vertici per i prossimi dieci anni. Si prospetta per lui un futuro molto roseo. D’altronde aveva già fatto una finale a Miami, era già un piccolo idolo e c’era molto attesa. Il fatto che abbia vinto due partite annullando match point non ha fatto altro che incrementare ancora di più il personaggio. La sua cattiveria è determinata da una forza innata”.
“E ha la capacità incredibile di dare il meglio di se nei momenti più delicati quando è vicino al baratro E questa è una cosa che non si insegna o ce l’ha o non ce l’hai. Differenze nel suo gioco dopo il cambio di allenatore? E’ ancora troppo presto. Se ne parlerà a fine anno, dopo otto o nove mesi di lavoro si comincerà a tracciare qualcosa. C’è un allenatore che entra con passi molto felpati. Sinner è una F1, una macchina alla quale potresti fare anche dei danni irreparabili. Quando lo vedremo numero 1? Lui abbrevia i tempi. Nadal alla sua età ha vinto Parigi, Becker aveva già vinto Wimbledon, questo non vuol dire che è in ritardo ma è certamente sulla buona strada per vincere e anche molto e arrivare il più in alto possibile. Se sarà numero uno, due tre sarà questione di un paio di anni”.
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