Hubert Hurkacz ha conquistato il Masters 1000 di Miami 2021, superando l’amico e avversario Jannik Sinner, anch’egli meritevole di lodi per lo straordinario percorso compiuto. Hurkacz ha affrontato l’opponente in campo, ma anche la mole di pressioni che avrebbero potuto attanagliare il suo talento, il quale però ha avuto la meglio. La mentalità vincente del polacco ha sorpreso tutto il mondo, da addetti ai lavori ad appassionati, sino ai tennisti professionisti stessi.
Il “non sei umano” di Aleksandr Bublik probabilmente risuona attualmente nella mente di Sinner, significativo dopo una sconfitta dettata probabilmente dal fattore mentale, inaspettatamente carente. Sinner non è semplicemente uno dei migliori prospetti di cui il mondo potrà godere per anni, ma rappresenta un prototipo di campione mai osservato in Italia, un italiano che potrà realisticamente essere leader del circuito. L’altoatesino non è riuscito a regalare al nostro Paese l’opportunità di gioire per un traguardo magnifico, sebbene sia lecito guardare con occhi speranzosi un futuro probabilmente roseo.
Sinner non ha contrastato efficacemente uno dei tennisti maggiormente atipici tra i singolaristi, un Hurkacz in stato di grazia. Il polacco ha eliminato in serie Milos Raonic, Stefanos Tsitsipas e Andrey Rublev, atleti facenti parte dell’élite del tennis internazionale. L’indole da doppista di Hurkacz ha giocato brutti scherzi a Sinner, seppur l’azzurro sembrasse avere il pallino del gioco in mano. Il classe ’97 ha usufruito di un servizio straripante e di soluzioni anticipate usualmente pungenti, in risposta. Ogni asso nella manica utilizzato da Hurkacz è apparso limitato dalle abilità fuori dal comune di Sinner, ma letale nel lungo periodo.
Sinner ha illustrato le proprie qualità al circuito intero, sfiorando un Masters 1000 in giovanissima età. Il nativo di San Candido non può che apparire come un prodigio da tenere d’occhio, anche agli occhi degli scettici. Più precoce di Federer, Sinner ha dimostrato di avere le capacità di lottare al cospetto di ognuno degli esponenti del circuito stesso, con la hybris che caratterizza i veri fenomeni. Hurkacz ha però conquistato la finale, al massimo della sua maturità fisica e sportiva, straordinariamente performante a Miami.