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Jannik Sinner si è fermato in finale, al Masters 1000 di Miami 2021, sconfitto da un super Hubert Hurkacz per 7-6(4), 6-4. L’azzurrino ha lottato duramente nel corso del primo set, crollando però rovinosamente nei momenti clou della sfida. Il polacco ha avuto il merito di palesare una regolarità lodevole, sensazionale in risposta e solido al servizio, meritevole vincitore dell’incontro e del torneo. Sinner ha mostrato ottimi colpi in avanzamento, sebbene i troppi errori abbiano condizionato eccessivamente il suo rendimento, soprattutto al servizio. Ottimo torneo dell’altoatesino, ma grande delusione per il finale amaro, al cospetto dell’amico e avversario Hurkacz.
SINNER CADE IN FINALE, NUOVA CLASSIFICA E MONTEPREMI
GLI HIGHLIGHTS DI SINNER-HURKACZ
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Il primo set è partito nel peggiore dei modi per Sinner, che ha sofferto evidentemente la profondità in risposta di Hurkacz. Il polacco ha trovato un prezioso break nel secondo game, mantenendo i turni di battuta precedente e successivo: 3-0 netto e italiano in difficoltà. L’altoatesino ha fuoriuscito gli artigli e ha attuato un contro-break potenzialmente importante, impattando conseguentemente sul 3-3. Sinner ha gestito il pallino del gioco tra le proprie mani, arrivando a strappare il servizio all’avversario nell’undicesimo game: 6-5 e possibilità di servire. Il giovanissimo azzurro ha però sofferto la pressione, non trovando il campo in uscita dal servizio e regalando un prezioso game al polacco. Hurkacz ha ritrovato vigoria, performando meravigliosamente al tie-break e usufruendo di gravi errori dell’altoatesino, sino al 7-6(4).
Il secondo set è iniziato con la continuazione del passaggio a vuoto di Sinner, rimasto intrappolato nella ragnatela tattica costruita da Hurkacz: 3-0 con doppio break. L’indole da doppista del polacco ha inciso prepotentemente sino al 4-0, prestazione strabiliante e coraggio del classe ’97, meritevole dell’exploit statunitense. Sinner ha evitato il tracollo, annullando palle break potenzialmente sanguinose e ritrovando il dritto inside-in: 4-1. Il classe 2001 ha ritrovato la vérve che ha caratterizzato buona parte del parziale primordiale, recuperando uno dei break rovinosamente persi: colpi da fondocampo letali e 4-3. Hurkacz ha mantenuto la calma, con pregevole freddezza, chiudendo i propri turni al servizio agevolmente e concludendo sul 6-4.
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