Si ferma al terzo turno il cammino di Marco Cecchinato nel Master 1000 di Miami. Il numero uno d’Italia, testa di serie numero 14 del torneo, si arrende per 6-4, 6-4 a David Goffin, recente ex top ten e favorito numero 18 del tabellone americano, in 1h e 10’.
CRONACA – Avvio di match solido per chi serve, sia Cecchinato che Goffin tengono senza particolari problemi i propri turni iniziali alla battuta. Due errori di rovescio (uno slice incrociato e uno in controbalzo lungolinea) costano però al palermitano due palle break che il belga non fatica a trasformare, complice un altro errore in profondità di Cecchinato che spara lungo il dritto. Goffin ne approfitta per confermare il break appena conquistato, mentre il tennista italiano inizia a collezionare diversi errori dalla linea di fondo che facilitano il compito dell’ex top ten belga. Nel quinto game, sotto 0-30, Cecchinato ritrova servizio e dritto da fondo campo che gli consentono di evitare un passivo pesante fin dai primi minuti. I problemi al servizio per il top player italiano proseguono anche nel settimo game, quando deve fronteggiare altre due palle break (stavolta però il merito è maggiormente attribuibile a Goffin, bravo ad insidiare il palermitano fin dalla risposta): altro errore in costruzione del ‘Ceck’ e il belga sale senza particolare fatica sul 5-2, potendo già servire per chiudere il primo parziale. Il palermitano ha un sussulto d’orgoglio proprio in quel momento, conquistandosi due palle break (la prima buttata con una risposta lungolinea di rovescio in corridoio, la seconda conquistata proprio da una risposta sempre di rovescio), la seconda delle quali è quella buona per accorciare le distanze sul 5-3, trasformato subito in 5-4 sulla scia del break appena ottenuto. Non riesce però a l’italiano la rimonta completa nel parziale, perché Goffin tiene senza problemi il servizio nel decimo game e chiude il primo set per 6-4.
In avvio di secondo parziale si ripete il copione di inizio partita: primi game senza problemi, poi nel terzo game è Cecchinato ad andare per primo in difficoltà dovendo fronteggiare una palla break (causa di una smorzata finita a metà rete), ma stavolta il palermitano reagisce subito e tiene il servizio. Due game dopo però Cecchinato crolla sul piano nervoso, regala il break a Goffin (due palle break, trasformata la prima) e al cambio campo distrugge la propria racchetta – già a rischio nella precedente pausa, malgrado l’italiano avesse in quel momento tenuto la battuta -. L’azzurro ha una minima reazione nel game successivo, portando il belga sul 15-30, ma non concretizza la chance e si fa rimontare; purtroppo per Cecchinato la situazione si ripete identica nel settimo game, stavolta sul suo servizio, quando avanti 30-15 incassa tre punti consecutivi e regala a Goffin il break che di fatto chiude la partita, con il belga pronto a servire per chiudere il match. Il palermitano approfitta di un calo, sicuramente per rilassamento mentale, di Goffin per recuperare immediatamente uno dei due break di svantaggio, recuperando fino al 5-4 e servizio per il belga, esattamente come nel primo set. E proprio come al termine del primo parziale, ancora una volta la risalita di Cecchinato si interrompe ad un passo dal traguardo, con Goffin che alla seconda occasione per chiudere l’incontro non fallisce e fa sua la partita per 6-4, 6-4.