Rompe finalmente il taboo dei Masters 1000 l’americano John Isner alla sua quarta finale al Masters 1000 di Miami 2018 dove era impegnato nella sfida contro Alexander Zverev, occasione ghiotta per entrambi vista l’assenza dei grandi nomi in finale. Alla fine, il tennista di casa è riuscito a vincere una finale meritata a livello di occasioni avute lungo tutto l’arco del match, in rimonta con il punteggio finale di 6-7(4) 6-4 6-4. Un match giocato esattamente come voleva lui, solo con il servizio sul quale ha concesso praticamente le briciole ad uno Zverev che forse si aspettava di vincere in maniera agevole contro lo statunitense.
LA CRONACA – Primo set che parte subito in salita per Zverev che, complici un doppio fallo e due errori di rovescio, si trova a dover annullare tre break point all’avversario. Isner può recriminare per una volèe sbagliata su una delle palle break. Sappiamo che i match dell’americano si giocano sempre sul servizio del suo avversario di turno vista la portata della sua battuta e questa finale non fa eccezione. Anche il tedesco ha una palla break sul 2-2 ma Isner non gli dà neanche modo di giocarsela. Il tennista di casa è molto più pericoloso in risposta, considerati anche i maggiori rischi che prende da fondo campo e ciò gli permette di avere altri due break point non sfruttati sul 3-2. L’equilibrio regna fino al tie break, soluzione più che scontata visto l’equilibrio con i servizi. Qui Isner paga a caro prezzo il secondo doppio fallo della partita concedendo il set a Zverev che non ha dovuto faticare molto per conquistarlo.
Lo statunitense pare aver subito il colpo del set perso sia a livello fisico che a livello mentale. In ogni caso riesce a rimanere in partita sempre grazie al servizio, ma in risposta pare molto meno efficace rispetto al primo parziale. Zverev dal canto suo con il procedere dell’incontro migliora i numeri al servizio concedendo pochissimo in risposta all’avversario. Il set procede molto più velocemente rispetto al primo seguendo rapidamente i turni di battuta e senza occasioni degne di nota da nessuna parte fino al 4-4 quando Isner riesce finalmente a rubare il servizio all’avversario. Il tennista di casa però trema nel momento di chiudere il parziale e succede di tutto nel game più spettacolare della partita, Isner è costretto a fronteggiare le prime palle break del set, due per la precisione, ma il secondo set point è quello giusto per portare il match al set decisivo.
Zverev rischia tantissimo in avvio di set, giocando un pessimo game e concedendo una palla break che però Isner non riesce a sfruttare rimanendo così in parità. Di palle break lo statunitense ne ha altre quattro sul 2-2 ma anche in questa occasione non riesce a concretizzarle. Il tedesco concede un po’ troppo al servizio, mentre l’americano procede senza perdere un colpo. Le occasioni per portare il match dalla sua parte iniziano ad essere un po’ troppe per non essere sfruttate. Sul 4-4 finalmente Long John riesce a mettere la zampata decisiva sul match strappando la battuta all’avversario al dodicesimo tentativo. Zverev si prende una bordata di fischi dal pubblico dopo aver sfasciato la racchetta. Tre ace finali decretano la vittoria del tennista di casa.
Ora testa ai quarti di finale di Coppa Davis del prossimo weekend, nei quali entrambi i finalisti saranno impegnati, prima della stagione sulla terra rossa, con i tre Master 1000 europei, che porteranno al Roland Garros di giugno.
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