
Matteo Arnaldi - Foto Cordon Press / IPA Sipa USA
Esordio con vittoria per Lorenzo Musetti nel Masters 1000 di Madrid 2025, dove a prendersi la scena è soprattutto Matteo Arnaldi, capace di battere in due set (6-3 6-4) Novak Djokovic. Sulla terra rossa l’azzurro nel primo precedente contro il suo idolo d’infanzia allunga la lista degli italiani che sono riusciti a sconfiggere il serbo. Adesso il tabellone prevede la sfida al bosniaco Damir Dzumhur, reduce dalla vittoria in tre set contro Sebastian Baez.
Sarà invece Stefanos Tsitsipas l’avversario di Musetti che ha sconfitto in due set l’argentino Tomas Martin Etcheverry con il punteggio di 7-6(3) 6-2 in un’ora e 47 minuti di gioco. Sembrano smaltite dunque le scorie e i problemi fisici accusati due settimane fa nella finale di Montecarlo, grazie alla quale si è portato a ridosso della top ten in classifica.
Destino diverso invece per Lorenzo Sonego, sconfitto in appena un’ora e sedici minuti dal numero 7 al mondo Alex De Minaur che si è imposto con lo score di 6-2 6-3.

La cronaca di Musetti-Etcheverry
L’avvio di gara dell’azzurro è ben augurante, con due palle break che arrivano già nel primo game; l’avversario però tira fuori un paio di servizi precisi e riesce a salvarsi. Ancora per poco però, perché il break arriva nel terzo game grazie alla sbracciata col rovescio lungolinea di Musetti. Il classe 2002 spinge i colpi e tiene lontano dalla riga di fondo l’argentino, tattica che paga i suoi dividendi perché almeno nei primi giochi Etcheverry non riesce ad incidere da lontano. Sul 4-2 però Lorenzo si ferma e arriva quasi all’improvviso il contro break dell’argentino, il quale sfrutta un paio di errori dell’azzurro e si riporta in carreggiata fino al tie break. Qui Etcheverry parte subito con un mini break, poi però Musetti riesce a scrollarsi di dosso la tensione e grazie a 6 punti in fila chiude 7-3 mandando in archivio il primo set.
Con il vento in poppa, l’azzurro comincia forte anche nel secondo set, ma come nel primo Etcheverry annulla tre palle break. L’equilibrio si spezza sul 2-2, quando Lorenzo alla sesta occasione conquista il break in un game molto lottato e si porta sul 3-2. Da qui in poi Musetti gioca più leggero e per l’argentino non ce n’è: altro break con la palla corta, poi il carrarino va a chiudere al servizio e completa l’opera con la demi volée del 6-2 che vale l’incontro.
La cronaca di Arnaldi-Djokovic
Sono due le vittorie di Arnaldi contro i Top 5. La prima, due anni fa, contro Casper Ruud. La seconda oggi contro Novak Djokovic, poco lucido nei momenti decisivi (zero palle break cancellate su tre concesse) e autore di 32 errori non forzati contro i 18 dell’italiano. Le prime sbavature del serbo si registrano nel secondo game, che vede Arnaldi rimontare dal 40-15 fino al break ai vantaggi. La reazione del serbo però è immediata con Nole che in risposta forza due errori dell’azzurro. Nel quinto gioco Arnaldi cancella una palla break e nell’ottavo strappa il servizio grazie a due doppi falli dell’avversario. Il nervosismo si impadronisce di Djokovic, che deve fare i conti con qualche errore al rovescio. Un invito a nozze per Arnaldi che si procura due set point e sfrutta il primo. L’equilibrio nel secondo set si infrange nel settimo game. Sul 30-30 Djokovic sbaglia una volée e Arnaldi piazza subito il break. La reazione del serbo è feroce e immediata: sale 0-40, ma poi subisce il ritorno di Arnaldi che si affida ad un ace per la parità e poi ad una prima vincente per tenere il servizio. Djokovic accorcia le distanze, ma non può far nulla nel game successivo: l’italiano sale 40-0 e archivia la pratica al secondo match point utile. “Giocare e battere Djokovic è un sogno che si avvera. Ero felice solo di poterlo affrontare, lui è sempre stato il mio idolo ma non ci avevo mai giocato; ci eravamo solo allenati una volta. Poter scendere in campo contro di lui in uno stadio come il Manolo Santana era già una vittoria per me. Batterlo, poi, è incredibile, anche se Djokovic non è al meglio adesso”, le parole di Arnaldi.

La cronaca di Sonego-De Minaur
Si ferma al secondo turno il cammino di Lorenzo Sonego, che non può nulla contro un De Minaur in formato deluxe con l’82% di punti vinti con la prima e il 92% con la seconda. L’australiano vince 6-3 6-2 e sfrutta anche i tanti errori dell’azzurro: 32 gratuiti contro i 9 di De Minaur, oltre a 5 doppi falli. Eppure l’inizio era stato incoraggiante per Sonego, salito sul 15-40 e lucido nello sfruttare la seconda palla break. De Minaur però reagisce subito con l’immediato controbreak, mentre Sonego cede nuovamente il servizio nel quarto game. L’australiano al servizio non concede più nulla, mentre qualcosa nel meccanismo dell’azzurro sembra essersi inceppato. De Minaur tiene il servizio a zero e sale sul 5-2, poi si procura ai vantaggi due palle break e sfrutta la seconda. De Minaur riesce persino a salire di livello nel secondo set, concedendo nei turni di battuta un solo ’15’ a Sonego. Il numero 7 al mondo sale sul 5-2 e si vede annullare una palla break. Nell’unico game ai vantaggi del set Sonego riesce a sbrigare la pratica con una palla corta ben giocata, ma la chiusura del match è solo rinviata: De Minaur sale 40-0 e si fa bastare il primo di tre match point per portare a casa la quarta vittoria in altrettanti confronti con l’italiano.
Gli altri risultati nel Masters 1000 di Madrid
In mattinata hanno centrato l’accesso al terzo turno anche Denis Shapovalov e Damir Dzhumur. Il canadese ha impiegato poco più di un’ora per superare la resistenza di Kei Nishikori, battuto 6-1 6-4; il veterano bosniaco invece si è preso la rivincita su Sebastian Baez, che lo aveva battuto la scorsa settimana a Barcellona: dopo aver perso 6-1 il primo set, Dzhumur ha innestato le marce alte, rimontando la gara con un perentorio 6-1 6-2 che gli vale il pass per il turno successivo.