Esordio più soft, a livello di energie fisiche spese, per Jannik Sinner non poteva esserci al Masters 1000 di Madrid. Poco più di un’ora di gioco per superare l’amico e connazionale Lorenzo Sonego ed entrare nel torneo con una vittoria da prima testa di serie del tabellone. Oggi è tempo di sedicesimi di finale, dove trova dall’altra parte della rete il russo Pavel Kotov, n°72 della classifica ATP.
Lo si era già detto al momento del sorteggio, l’urna non è stata così malevole nei confronti dell’altoatesino. Fermo restando che in questo momento della sua carriera i nomi dei tennisti in grado di poter batter Jannik si contano probabilmente sulle dita di una sola mano, il primo giocatore del seeding sulla strada dell’azzurro sarebbe potuto essere l’australiano Jordan Thompson, n°32 e di certo non un maestro della terra rossa. E non a caso l’aussie ha lasciato prematuramente il torneo, sconfitto da Kotov in tre set. Il russo all’esordio aveva anche eliminato lo spagnolo Albert Ramos, cliente sempre ostico su questa superficie, ma non dovrebbe creare alcun grattacapo a Sinner sul Manolo Santana Stadium della Caja Magica.
Kotov è un classe ’98 che a inizio stagione ha raggiunto un best ranking di n°61 del mondo e da circa un anno e mezzo è in pianta stabile tra la 60esima e la 100 posizione mondiale, avendo trovato una solidità tale da poter rimanere a livello di circuito maggiore dopo essere riuscito a venir fuori dai challenger. Giocatore potente ma che si muove male, il classico prototipo con cui Sinner può andare a nozze un po’ su qualsiasi terreno e condizione di gioco. Sarà però interessante valutare quest’altra uscita a Madrid dell’allievo di Simone Vagnozzi in condizioni ancora particolari. Contro Sonego, infatti, la pioggia ha costretto gli organizzatori a chiudere il tetto e far giocare i due indoor, in una situazione non usuale e che ancor di più avvantaggia Sinner, come si è potuto più volte constatare in questi primi anni di carriera. E questa volta sarà il turno di testare la sessione serale, quindi con campi più lenti.
Non ci sono precedenti, ma salvo clamorose sorprese la strada per il n°2 al mondo sembra spianata verso la sua seconda partecipazione agli ottavi di finale del torneo madrileno. Due anni fa a fermarlo fu Felix Auger-Aliassime, mentre quest’anno la speranza è quella di un altro derby, questa volta contro Flavio Cobolli. Crtamente più complicato il compito del romano, che per arrivarci dovrà piegare la resistenza di un altro russo, Karen Khachanov.