Tre ore e due minuti di gioco. Questa la durata dell’incontro valevole per il terzo turno del Masters 1000 di Madrid 2024 tra Rafa Nadal e Pedro Cachin, vinto dallo spagnolo con il punteggio di 6-1 6-7 6-3. Prova di forza notevole da parte dell’ex numero uno al mondo, che non ha giocato particolarmente bene ma ha dimostrato una resistenza incredibile e una tenuta fisica inaspettata dopo quanto accaduto a Barcellona. Dopo un primo set dominato, nel secondo ha faticato senza però mai mollare, riuscendo ad emergere alla distanza. Ottavi di finale raggiunti dunque da Nadal, capace di vincere il suo terzo incontro della settimana alla Caja Màgica e regalarsi ora un altro match alla portata contro il ceco Jiri Lehecka. Sarà pure la sua ultima stagione sul circuito, ma Nadal resta sempre Nadal, anche all’età di 37 anni.
CRONACA – Primo set a senso unico che Nadal domina sin dalle battute iniziali. A dir la verità, nonostante il 6-1 finale, Cachin è in partita e dà del filo da torcere all’avversario. Gran parte dei game equilibrati, però (tre a 30 e due ai vantaggi), finiscono nelle mani dello spagnolo, che conduce dunque nel punteggio e finisce per imporsi in maniera piuttosto agevole, seppur dopo tre quarti d’ora di lotta.
Musica completamente diversa nel secondo parziale, in cui Cachin gioca con grande lucidità e impensierisce Nadal sin dalle battute iniziali, sorprendendolo con dei drop shot o altri colpi volti ad accorciare lo scambio. L’argentino ottiene il break nel game inaugurale e, dopo aver salvato una chance del contro break nel quarto gioco, strappa nuovamente la battuta a Nadal, issandosi sul 4-1.
Poco male per il tennista di Manacor, che accorcia le distanze sul 3-4 e poi completa la rimonta nel momento clou, impattando sul 5-5 dopo aver salvato due set point (complici i troppi errori – compresi due doppi falli – di un Cachin estremamente teso) nel decimo gioco. La frazione non smette tuttavia di regalare sorprese visto che Cachin ottiene un nuovo break e va a servire sul 6-5, ma perde la battuta ed è costretto al tie-break. Ancora una volta la tensione del momento gli gioca un brutto scherzo e a suon di errori dilapida un vantaggio notevole. Alla fine riesce comunque ad avere la meglio e, dopo ben 97 minuti di gioco, incassa il set per 7-6 (7 punti a 5 il tie-break).
Succede un po’ di tutto infine nel parziale decisivo, dove Nadal ottiene il break già nel primo game (recuperando da 15-40) e lo consolida agevolmente nel gioco seguente. Manca però due chance del doppio break sul 2-0 che vorrebbero dire game over e viene invece raggiunto dall’argentino sul 2-2. Nessun problema per Rafa, il quale torna subito avanti di un break e stavolta difende il proprio vantaggio senza concedere più nulla. Il cronometro scorre, si entra addirittura nella quarta ora di gioco, ma il destino è ormai scritto: un ultimo break nel finale regala il match a Nadal, che trionfa per 6-3 e fa impazzire di gioia il Manolo Santana Stadium.