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Alexander Zverev ha sconfitto Stefanos Tsitsipas attraverso il risultato di 6-4, 3-6 6-2 in un’ora e cinquantatré minuti di gioco, nel contesto del match valido come semifinale del Masters 1000 di Madrid 2022. Il tennista tedesco, dopo aver superato agevolmente Felix Auger-Aliassime, ha eliminato anche il campione di Montecarlo, riuscendo a far valere il suo rovescio semplicemente sensazionale. Rendimento al servizio positivo e in toto determinante del tedesco, con un solo momento di difficoltà , pagato con il secondo set perso, al cospetto delle varie soluzioni tecniche adottate dal greco. Tsitsipas sottotono soltanto a sprazzi, ma decisivi per definire l’evoluzione della partita. Come ciliegina sulla torta di un percorso settimanale autorevole, Zverev tenterà di difendere il titolo a Madrid contro Carlos Alcaraz, recentemente fautore delle uscite di scena di Rafael Nadal e Novak Djokovic.
L’INIZIO
Primo set tutto sommato equilibrato tra i due tennisti in campo, con la prima di servizio a far da padrona da ambedue le parti. Il colpo d’inizio gioco è stato un fattore quantomeno sino al sesto game, sulla situazione di 3-3, in quanto successivamente e per un breve frangente ha abbandonato Tsitsipas. Il greco, infatti, tecnicamente ben dotato e abile anche sotto pressione, ha abusato delle sue qualità in uscita dal servizio. Cercando due serve and volley consecutivi, infatti, l’ateniese è caduto in errore in una occasione, lasciando spazio all’unica palla break del parziale in favore dell’avversario. Zverev ha approfittato della circostanza, stimolando il dritto dell’opponente con traiettorie profonde e velenose, sino a indurre Tsitsipas all’errore con l’inside-in: 4-3 con break. Da quel momento in avanti, l’atleta di Amburgo ha messo in campo quasi solo esclusivamente prime pesanti e concrete, spazzando via qualsiasi cattivo pensiero e limitando ai minimi termini le seconde; 6-4 con uno smash a chiudere i giochi dopo una delle innumerevoli prime devastanti del parziale.
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LO SVOLGIMENTO E L’EPILOGO
Un secondo set che parte all’insegna del grande equilibrio, e forse anche della voglia di non osare. Game rapidi al servizio, nessuno trova palle break e si sale così sul 3-3. Il settimo game è decisivo, perché lì dove Tsitsipas aveva subito il pesante break nel primo set, stavolta tiene agevolmente la battuta. Sul 4-3 e in risposta, il greco decide che era arrivato il momento di pungere e il tedesco comincia a faticare con la prima. Tsitsipas si fa aggressivo e si avvicina molto, Zverev va nel pallone e subisce il break, convertito poi dal’ellenico che a quel punto nel nono game chiude il set 6-3 trascinando tutto al terzo parziale decisivo. La crisi al servizio del tedesco, però, era evidentemente soltanto passeggera, visto che in men che non si dica si ricapovolge la situazione: Zverev trova un break fondamentale in apertura e vola poi sullo 0-3, Tsitsipas non dà mai l’impressione di poter reagire e anzi rischia anche un nuovo break nel sesto game. Nell’ottavo gioco, però, il greco cede definitivamente. Zverev, che nel frattempo ha tenuto alla grande il servizio nei suoi turni di battuta, è in stato di grazia e la chiude già sul 6-2 in risposta.
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