Alexander Zverev ha superato Matteo Berrettini per 6-7(8), 6-4, 6-3 e conquistato il Masters 1000 di Madrid 2021. L’azzurro ha messo in pratica una prestazione tatticamente superlativa, coronata da attenzione e determinazione, sebbene non sia riuscito a entrare nella storia del movimento tennistico italiano; l’azzurro ha sfiorato il record detenuto da Fabio Fognini, unico talento nostrano a conquistare un torneo di livello Masters 1000 dal 1990.
Prestazione positiva e diligente di Zverev, così come il percorso madrileno in generale, seppur alcune leggerezze al servizio ne avessero inizialmente pregiudicato il rendimento complessivamente inteso. Berrettini è riuscito a pungere con la prima in campo, ma anche in risposta, facendo valere la propria supremazia dal lato del dritto, letteralmente devastante in più occasioni di gioco. Zverev è riuscito però a contenere l’onda d’urto dell’avversario italiano, limitando nel migliore dei modi l’esplosività dei colpi azzurri. Successo di una portata rilevante di Zverev; quarto titolo ‘Mille’ in carriera, quindicesimo considerando ogni trofeo.
GUADAGNI E NUOVO RANKING DI BERRETTINI
Il primo set è iniziato positivamente per entrambi i tennisti, concentrati al servizio ed efficaci in risposta, equivalendosi sul piano del punteggio. Equilibrio invariato sino al settimo game, usualmente letale in confronti particolarmente serrati, con Zverev a concedere il passo a Berrettini; l’azzurro ha trovato lodevole profondità in risposta, inducendo più volte l’avversario all’errore e impattando sul 4-3 al servizio. Reazione immediata e contro-break di Zverev, che colto impreparato l’avversario in uscita dal servizio; 4-4 e nuovamente equilibrio inscalfibile. Arrivati al tie-break, seguendo il ritmo dei servizi devastanti da ambedue le parti, Berrettini è volato repentinamente sul 5-0. Quando tutto sembrava finito, Zverev ha ribaltato le sorti del parziale, usufruendo della tensione dell’azzurro e portandosi incredibilmente sul 7-6. Il tennista romano ha però tirato fuori gli artigli, trasformandosi nuovamente in una macchina da prime vincenti e chiudendo il set sul 7-6(8), beneficiando peraltro di un sanguinoso doppio fallo del tedesco.
Il secondo set è partito favorevolmente all’azzurro, in battuta per primo e perfetto nel corso dei propri game al servizio, sino al 3-3. Zverev ha insidiato Berrettini nel corso del settimo gioco, portandosi primordialmente sullo 0-30 e successivamente sul 30-40, anche considerando errori da fondocampo evitabili dell’azzurro; il romano è rientrato nel game collezionando prime super, per poi chiudere ai vantaggi: 4-3. Gioia soltanto rimandata per Zverev, letale nel nono gioco, sfavorevole invece all’azzurro: Berrettini falloso al servizio, chiusura con un doppio fallo e break a 15. Il tedesco ha conseguentemente chiuso i conti al servizio, tenendo senza troppi problemi, 6-4.
Il terzo set è iniziato con vari pericoli per l’azzurro, il più rilevante dei quali nel terzo game; 0-30 tedesco e Berrettini eccessivamente falloso, ma il servizio e il dritto dell’italiano hanno fatto la differenza: 2-1 nostrano. Chance di break in favore del romano nel game seguente, annullata da un servizio/dritto del tedesco, abile a raggiungere il 2-2. Sorpasso concretizzato da Zverev al termine del quinto game, amministrato nel peggiore dei modi da Berrettini, sin troppo falloso in uscita dal servizio; 3-2 sliding doors del match. Il tedesco ha proseguito in solitaria sino al 5-3, dimostrando lucidità da fondocampo e strapotere con la prima. Nuovamente un break nel nono game, a discapito di un Berrettini con ben poche energie rimaste in corpo: Zverev ha chiuso sul 6-3, meritando la quarta affermazione ‘Mille’ in carriera.