[the_ad id=”10725″]
E’ arrivata al termine della seconda giornata la prima grande sorpresa dell’Atp Masters 1000 Mutua Madrid Open 2018 con l’uscita di scena all’esordio della testa di serie numero 3, Grigor Dimitrov, sconfitta al set decisivo da Milos Raonic. Esordio soft invece per Juan Martin Del Potro, vincente in due set contro il bosniaco Damir Dzumhur. Diverse altre sorprese oggi nella capitale spagnola, con le sconfitte di altre tre teste di serie come Fabio Fognini, Jack Sock e Pablo Carreno-Busta. Fuori anche Hyeon Chung e l’emergente Stefanos Tsitsipas.
Nell’ultimo match maschile sul Manolo Santana, l’argentino Juan Martin Del Potro, numero 4 del tabellone, ha esordito nel migliore dei modi nel suo primo Masters 1000 su terra della stagione, superando con un doppio 6-3 il numero 32 Atp Damir Dzumhur. Troppo svantaggiato fisicamente il 25enne di Sarajevo per creare problemi ad un Del Potro comunque positivo che, una volta trovato il ritmo con le sue bordate da fondo campo ha lasciato le briciole all’avversario, costringendolo a dei colpi complicatissimi per uno della sua altezza e rischiando ben poco.
Il destino più amaro è toccato, dal sorteggio fino all’esito del match, a Grigor Dimitrov, che da numero 3 del mondo si è trovato di fronte l’ex finalista di Wimbledon Milos Raonic che dopo 2 ore di partita ha vinto col punteggio finale di 7-5 3-6 6-3. Il bulgaro ha pagato soprattutto la conclusione distratta del primo parziale e poi l’ottavo gioco del terzo parziale, in cui ha dovuto fare i conti con un Raonic prontissimo ad attaccarlo sulla sua seconda di servizio. Vittoria importante per Raonic, che dopo la buona trasferta sul cemento americano si è regalato subito un buon risultato, giocando con tutta la sua esperienza e il suo carattere nella fase decisiva, annullando anche una palla break nel settimo gioco del terzo set.
Hanno conquistato l’accesso al terzo turno anche il canadese Denis Shapovalov e Dusan Lajovic, che hanno eliminato due altri francesi dal tabellone del torneo madrileno, rispettivamente Benoit Paire e Richard Gasquet. Il giovanissimo numero 43 del mondo ha chiuso la partita col punteggio finale di 7-6(5) 4-6 6-4, in un match tiratissimo e vinto da Shapovalov con una buona dimostrazione di solidità mentale. Dopo aver vinto in extremis il primo set, recuperando anche lo svantaggio di un break, il talento classe 1999 ha giocato un impeccabile parziale decisivo, concedendosi pochissimi gratuiti, servendo con percentuali ottime sia sulla prima che sulla seconda e conservando fino alla fine il break meritato e conquistato nel quinto gioco, in un match che può essere una buonissima inizione di fiducia per lui sulla superficie su cui finora ha mostrato qualche difficoltà in più.
Ben più sorprendente è stata invece l’eliminazione di Richard Gasquet, che dopo l’ottimo cammino a Monte-Carlo e la convincente prestazione all’esordio nel Mutua Madrid Open con la vittoria in due facili set su Tomas Berdych (n°14 del seeding), ha quest’oggi ceduto il passo a Dusan Lajovic, vincitore col punteggio finale di 7-6(1) 7-6(1). Ha sofferto molto di più il transalpino per tutto il match, capitolando poi nei due tie-break anche a causa dell’aggressivo atteggiamento del serbo, che nonostante le 6 palle break sciupate ha poi dominato entrambi i tie-break, chiudendo peraltro con percentuali sopra al 60% in tutte le statistiche al servizio.
Oltre all’azzurro Fabio Fognini e Dimitrov, sconfitto in due set da Leonardo Mayer, hanno abbandonato anzitempo il torneo altre due teste di serie, quali Jack Sock, numero 12, e Pablo Carreno-Busta, numero 9.
E’ stato Pablo Cuevas ha interrompere l’avventura dell’americano, che dopo un tesissimo primo set vinto al tie-break per 7 punti a 5, ha subito una pesante rimonta con lo score di 6-4 6-0. L’uruguaiano, già su ottimi livelli a Madrid lo scorso anno, ha vinto grazie ad una maggiore ed evidente costanza da fondo campo, mentre Sock non ha più avuto il sostegno del servizio, con soli 6 punti su 25 negli ultimi due parziali con la seconda di servizio, commettendo prevedibilmente anche diversi errori non forzati che lo hanno visto uscire completamente dalla partita nel set decisivo.
Ancora più pesante è stato invece il punteggio per Carreno-Busta che non ha avuto scampo contro una bellissima versione di Borna Coric, vittorioso col punteggio di 6-4 6-2. Nettamente più preciso per tutti gli 83 minuti di partita è stato il numero 35 del mondo, che dopo un set vinto di misura ha resistito all’unico vero gioco di difficoltà , togliendo a Carreno-Busta l’opportunità di recuperare il break di svantaggio per poi prendere definitivamente il sopravvento nella fase finale.
Nonostante la sconfitta anche di Guillermo Garcia-Lopez per mano di Ryan Harrison, per il pubblico spagnolo sono arrivate tre notizie positive nelle vittorie di Roberto Bautista Agut e Albert Ramos-Vinolas, che in rimonta hanno rispettivamente superato Jared Donaldson e Peter Gojowczyk, e ancor prima di Fernando Verdasco sull’italiano Paolo Lorenzi. Domani il numero 2 del seeding, Alexander Zverev, se la vedrà intanto col qualificato russo Evgeny Donskoy che ha rallentato almeno per una settimana l’ascesa del greco Stefanos Tsitsipas, vincendo col punteggio di 5-7 6-4 7-6(3). Costellata di palle break la partita, che il numero 40 del mondo avrebbe forse potuto chiudere più agevolmente se non si fosse trovato di fronte un coraggioso Donskoy, che ha poi chiuso con più agio il tie-break, sfruttando forse anche la fatica pregressa di Tsitsipas, che proprio la scorsa settimana ha raggiunto la semifinale in quel di Estoril, giocando tre pesantissime partite in tre set.
Non poco ha deluso invece il coreano Hyeon Chung, che ha rimediato solamente 2 giochi nel 6-2 6-0 in favore di Robin Haase, non meglio ha fatto Medvedev totalizzandone solo 4 contro un buon Kyle Edmund, ancora alla ricerca di buoni risultati dopo il calo post Australian Open. Anche Jan-Lennard Struff e Philipp Kohlschreiber hanno ottenuto il pass per il terzo turno, mentre domani tutto il tabellone si allineerà , quando scenderanno in campo per il loro esordio anche Rafael Nadal, Alexander Zverev e Dominic Thiem.