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Un Matteo Berrettini apparso piuttosto arruginito saluta subito il Masters 1000 di Indian Wells, cedendo con il punteggio di 7-6(5) 0-6 6-3 a Taro Daniel. Una sfida in cui l’azzurro ha fatto e disfatto, collezionando 35 vincenti e ben 50 errori gratuiti che lo hanno condannato ad una prematura uscita dal torneo californiano. Evidente come la condizione sia ancora ben lontana dall’essere a livelli ottimali per il tennista romano, che ha giocato solo un paio di partite pochi giorni fa ad Acapulco nell’ultimo mese e mezzo.
In precedenza aveva salutato il deserto californiano anche la testa di serie numero due Stefanos Tsitsipas, sconfitto dopo una lunga battaglia dall’australiano Jordan Thompson per 7-6(0) 4-6 7-6(5). Prosegue, invece, la striscia positiva di Daniil Medvedev, che gestisce senza problemi un esordio che sulla carta poteva essere insidioso: 6-4 6-3 a Nakashima.
LA PARTITA – La partenza è buona da parte di Matteo, che va avanti di un break nei primi games ma lo restituisce immediatamente. Il primo parziale prosegue senza sussulti fino al tie-break, dove Berrettini dal 5-3 perde quattro punti consecutivi e cede 6-7(5). L’allievo di Vincenzo Santopadre reagisce come meglio non potrebbe, alzando il livello di gioco e dominando il suo avversario con un netto 6-0 nella seconda frazione. Come spesso però accade in questi casi, basta un minimo calo di attenzione ed energie – soprattutto mentali – per compromettere le sorti del match. Daniel è bravo a non scomporsi dopo il bagel subito e ad inizio terzo set approfitta degli errori del nostro per andare avanti di un break. Il nipponico non si volterà più indietro, tenendo tutti i suoi turni di servizio senza particolari patemi fino alla fine e chiude per 6-3.
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