
Holger Rune - Foto Jayne Kamin-Oncea-Imagn Images/Sipa USA
Finalmente si rivede la migliore versione di Holger Rune: il danese batte brillantemente Daniil Medvedev e conquista un posto in finale nel Masters 1000 di Indian Wells 2025. Tra i due va in scena una partita dai due volti, molto tattica e con scambi anche molto lunghi nel primo set, per poi diventare decisamente a senso unico nel secondo. Il numero 13 al mondo centra così la quarta finale in un 1000 in carriera, con l’unica affermazione a Parigi-Bercy, e in generale ritrova la finale in un torneo a quasi un anno dall’ultima volta, ovvero da Brisbane 2024. Con il 7-5 6-4 di questa sera, inoltre, il danese pareggia i conti con il russo: i due sono ora sul 2-2 negli scontri diretti.
Rune affronterà in finale Carlos Alcaraz, che ha perso contro Jack Draper e non potrà, quindi, difendere il titolo vinto lo scorso anno. Una partita a corrente alternata, quella tra il britannico e lo spagnolo, con quest’ultimo che ha pagato qualche errore di troppo: 6-1 0-6 6-4 il risultato finale. Draper, da canto suo, ha confermato la crescita dal punto di vista tecnico e fisico, tenendo testa al numero 3 del mondo e superando anche il momento di difficoltà e tensione quando è arrivato il momento di chiudere i conti.
RISULTATI E TABELLONE DEL TORNEO

Masters 1000 Indian Wells, in finale sarà Rune-Draper
RUNE b. MEDVEDEV 7-5 6-4
Come detto, la partita inizia con un sostanziale equilibrio in campo. Gli scambi sono lunghi e, soprattutto, giocati spesso da fondo campo, con Rune che quindi limita le forzature e le accelerazioni improvvise. È proprio il danese a rompere l’equilibrio nel quinto gioco, venendo subito recuperato dal contro break di Medvedev. A sua volta, il russo ha l’occasione di passare avanti nell’ottavo gioco, ma Holger si difende e risponde ancora con una palla break, stavolta annullata da Daniil. Il numero 6 al mondo, però, concede un’occasione nell’undicesimo game andando sotto 15-40, sbagliando poi la misura con il rovescio. Rune serve per il set e non sbaglia.
Nel secondo set, la partita è in mano a Rune, che non rischia nulla al servizio e, complice un break a zero già nel terzo game, può amministrare senza particolari problemi il match. Infatti, Medvedev non trova sbocchi, e le sue variazioni spesso non funzionano: emblematica una palla smorzata completamente sbagliata sul 15-30 nel decimo game. Nel gioco decisivo, infatti, il russo si porta sullo 0-30 ma, complice anche questo errore, subisce quattro punti in fila e vede festeggiare l’avversario.
DRAPER b. ALCARAZ 6-1 0-6 6-4
Inizio sprint per il britannico, subito molto concentrato, al contrario dell’iberico, che parte male cedendo a zero il turno di battuta, complici anche due doppi falli. Draper gestisce bene gli scambi anche nel servizio dell’avversario, trovando anche i momenti giusti per accelerare: dal 5-1, Jack chiude agilmente i conti del primo set. Nel secondo parziale, però, gli equilibri si ribaltano completamente. Nel primo game, Alcaraz sbaglia di dritto e concede una palla break, subito annullata. A questo punto, lo spagnolo ritrova fiducia e sale sullo 0-40: le tre palle break vengono annullate, ma Alcaraz comincia a trovare il supporto della palla corta e si prende di forza il break, confermando poi il vantaggio (0-3). Draper cala al servizio e, dopo un secondo break concesso nel quarto gioco, ne concede anche un terzo nel sesto, venendo infilato dalla risposta di rovescio di Carlos.
Draper si porta in vantaggio nel terzo set con un break nel terzo gioco, costruendosi poi un’occasione importante anche nel quinto. Sotto per 0-30, Alcaraz rimonta e tiene il servizio, ma rimane comunque in svantaggio. La situazione si complica ulteriormente per lo spagnolo nel settimo gioco, quando arriva il secondo break. A questo punto, sul 5-2, Draper serve per il match. Qui il britannico comincia a sentire la pressione: un doppio fallo apre uno spiraglio che Alcaraz si prende con convinzione. Nuova chance per Draper nel decimo gioco: sotto 0-15 per un errore di dritto, Jack torna in carreggiata grazie alla risposta di Carlos sulla rete. Da lì, poi, con tre punti consecutivi chiude i conti e conquista l’accesso alla prima finale in un 1000 in carriera.