“Tutti noi giocatori – e penso di aver avuto colpe io stesso in passato – dobbiamo stare un po’ più attenti al modo in cui parliamo con i giudici e al modo in cui li trattiamo”. A dirlo è Andy Murray intervenendo sul dibattito del mondo del tennis sulla squalifica di Andrey Rublev (prossimo avversario del britannico ad Indian Wells) per uno sfogo contro il giudice di linea nella semifinale di Dubai contro Aleksander Bublik. “C’è un’enorme differenza tra il rugby e il calcio: il rugby è un ottimo esempio di come affrontare il tema. Gli arbitri vengono trattati con rispetto e probabilmente potremmo fare un lavoro migliore anche nel tennis”, ribadisce l’ex numero 1 al mondo. “Capisco che nel vivo del gioco a volte possano succedere delle cose, ma negli ultimi quattro o cinque anni credo che in alcuni casi i limiti siano stati superati. Forse non è stato fatto abbastanza al riguardo”, ha continuato Murray.