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Matteo Berrettini esce a testa alta, ma con qualche rimpianto. Il tennista azzurro viene sconfitto in rimonta ed in tre set da Daniil Medvedev nel secondo turno del Masters 1000 di Indian Wells (California, cemento) con il punteggio finale di 6-7(8) 7-5 6-4, dopo due ore e 44 minuti di battaglia. L’ azzurro è stato avanti di un set e di un break con cinque occasioni per ammazzare di fatto l’incontro, ma la maggiore abitudine di Medvedev a questi livelli alla fine ha prevalso. Berrettini, entrato come lucky loser per il forfait di Nick Kyrgios, ha comunque dimostrato di avere un tennis tale da poter ben figurare anche su questi palcoscenici.
La prima frazione di gioco è estremamente equilibrata. I due giocatori tengono i rispettivi servizi senza particolari patemi ma l’attitudine di Matteo è chiara e limpida: cercare di comandare il gioco soprattutto con il diritto e mettere pressione al suo avversario. Nel quinto game, sul 2-2, Berrettini è bravissimo a salvare due palle break e a recuperare da un 15-40 assai pericoloso. Superato questo scoglio l’azzurro entra in ritmo con il servizio ed è lui a procurarsi una palla break, che vale un set point, sul 6-5. Medvedev però tira fuori un colpo da grande giocatore e riesce a prolungare il parziale al tie-break. Dove succede la qualsiasi. Berrettini commette tre-quattro errori non forzati che proiettano il russo sul 6-1. Primo set finito? Neanche per sogno. L’azzurro infila un parziale di sette punti filati, alcuni straordinari, e riesce a capovolgere una situazione che sembrava ormai compromessa: 8-6 e primo set per l’azzurro.
La fiducia e l’inerzia sono tutti dalla parte di Berrettini che brekka Medvedev nel terzo gioco, annulla la palla del possibile controbreak, e sale sul 3-1. Nel quinto game ci sono tanti rimpianti per Matteo che non sfrutta cinque palle break, di cui tre consecutive sullo 0-40, e il russo rientra prepotentemente in partita. Sul 3-3 Medvedev si salva ancora e lo fa con un diritto sulla riga che gli consente di salire sul 4-3. Berrettini è costretto ad inseguire visto che serve per secondo e sul 5-6, complice anche un doppio fallo, la situazione si fa in salita e Medvedev ne approfitta con un passante vincente e un’ottima risposta: un set pari.
Nel terzo set va in scena una vera e propria altalena di emozioni. Berrettini perde subito il servizio e Medvedev sale sul 2-0, ma l’azzurro reagisce alla grande e trova l’immediato controbreak per poi salvare tre palle break consecutive da 0-40 nel quarto gioco ed agganciare il russo sul 2-2. Tutto si decide nelle fasi finali e su pochissimi punti: nel nono game Medvedev torna a concedere due palle break, che però Berrettini non riesce a sfruttare. Fallita la chance di andare a servire per il match, l’azzurro perde il servizio e il match nel decimo gioco con un’unica palla break che si rivela fatale.