Taylor Fritz ha sconfitto Alexander Zverev tramite il risultato di 4-6, 6-3, 7-6(3), al termine del confronto valevole per i quarti di finale del Masters 1000 di Indian Wells 2021. Il tennista tedesco, favorito alla vigilia, ha amministrato diligentemente il match per buona parte di esso, non concedendo particolari possibilità all’avversario; lo statunitense, però, fautore delle dolorose eliminazioni di Matteo Berrettini e Jannik Sinner, è riuscito a sprigionare la potenza caratteristica del suo tennis.
Fondamentali gli scambi sulla diagonale del rovescio, indicativi circa l’andamento del match nel corso delle fasi fondamentali di esso. Zverev concreto e incisivo in occasione delle fasi calde del primo set, così come metaforicamente crollato al suolo, quanto contava, tra secondo e terzo parziale. Fritz ha tentato di opporsi con uno sforzo atletico lodevole, non sfigurando al cospetto del più quotato teutonico; dopo aver quasi assaporato il successo, Zverev ha ceduto al tie-break all’americano, compiendo un vero e proprio suicidio sportivo. Fritz fiderà Nikoloz Basilashvili in semifinale, reduce dall’exploit ai danni di Stefanos Tsitsipas.
IL RESOCONTO
Primo set partito come meglio non avrebbe potuto per Zverev, autore del primo break nel match al termine del game d’apertura; accelerazioni straordinariamente efficaci del teutonico, immediatamente concentrato e glaciale: 1-0. Inaspettata reazione di Fritz, considerando la situazione di 1-0 e 30-0 in favore del tedesco; black-out con il servizio e teutonico ritornato al 2019: doppio fallo letale sul 30-40 e 1-1, con equilibrio ripristinato. Confronto sui binari di un sostanziale equilibrio sino al 3-3, ma settimo game semplicemente da dimenticare per lo statunitense; Zverev spesso in posizione arretrata, sensazionale nel ‘far giocare’ Fritz in attesa del momento giusto per colpire; troppi errori dell’americano e 4-3 teutonico. Il break si è rivelato esser decisivo: Zverev semplicemente magistrale durante i propri turni di battuta, mentalità matura e chiusura dei conti sul 6-4.
Secondo set di marchio statunitense, con Fritz avanti sino al 3-1 grazie a un break attuato nel terzo quarto game; l’americano ha mostrato le proprie abilità con il dritto dal centro del campo, palesandosi propositivo in ogni occasione possibile e tenendo in scacco il tedesco per diverso tempo. Zverev ha reagito e conquistato delle chance per il contro-break, sebbene la prima assolutamente devastante di Fritz abbia giocato degli scherzi poco piacevoli al teutonico. Fritz, vincente dopo vincente, ha ottenuto la possibilità di chiusure il set durante il proprio turno di battuta, nel corso del nono game; prima possibilità al vento, ma seconda tutt’altro che sfuggita: due super prime dal 40-40 e 6-3 americano.
Terzo set iniziato e concluso nel migliore dei modi da Zverev, sin da subito all’opera per raggiungere il risultato sperato. Prima un turno di battuta agevole, poi un break dopo aver profuso il massimo sforzo da fondo campo; in occasione della palla break che risulterà decisiva, nel dettaglio, scambio gestito alla perfezione dal tedesco e passante conclusivo esteticamente apprezzabile; palla corta e passante di rovescio lungolinea del teutonico, marchio di fabbrica e 2-0. Vantaggio rapidamente consolidato e portato avanti sino al 3-0 e al 4-1, punteggi psicologicamente ‘pesanti’ per l’americano.
Proprio quando tutto sembrava fosse in procinto di concludersi, sul 5-3 e 30-0 sul servizio tedesco, Zverev ha staccato la spina; due doppi falli, altrettanti errori non forzati e incredibile contro-break di Fritz: 5-4. Set prolungatosi sino al tie-break, con inizio eloquente; doppio fallo di Zverev e immediato mini-break a stelle strisce. Rapido 3-0 statunitense, a suon di accelerazioni con il dritto; la prima di Fritz ha giocato un ruolo fondamentale, sino al definitivo 7-6(3) in suo favore. Successo in rimonta semplicemente clamoroso di un super Fritz.