Jannik Sinner ha parlato in conferenza stampa a margine della vittoria contro John Millman al debutto nel Masters 1000 di Indian Wells: “Oggi mi son mosso bene, ero bilanciato bene nel campo. Mi son sentito bene. Prima di questo match ho avuto 5 giorni, perciò c’era abbastanza tempo per provare a giocare al meglio. Nel primo set ho servito bene. Sono riuscito a portare in campo ciò che stiamo facendo in allenamento. Calo al servizio? A meno che non stiamo parlando di Opelka o Isner è normale che accada. In un game non ho messo nessuna prima ma avevo il sole in faccia. Altre volte c’era il vento, ma è così per entrambi. Sono contento per la prestazione“.
Sulle Atp Finals, l’altoatesino ha dichiarato: “Non ci penso al momento. Ci sono ancora alcuni grossi tornei, come Parigi ma anche Vienna. Ciò che conta è che oggi ho giocato una buona partita contro un avversario difficile. Penso match dopo match e punto dopo punto, a fine anno vedremo. Fatica? Non la sento molto. Dopo Sofia ho avuto quasi una settimana per prepararmi a questo torneo“.
Infine, Sinner ha risposto ad una domanda relativa alla finale degli US Open femminili tra Raducanu e Fernandez: “Se è uno stimolo in più per me? Sinceramente credo che sia una domanda trabocchetto. Ovviamente è bello vedere la Next Gen fare certi risultati, ma tra gli uomini è più difficile. Nel circuito Atp tutti i giocatori, anche il 67 del mondo, sono difficili da battere. Ovviamente accade anche nel tennis femminile, ma adesso non voglio parlare delle differenze. Ciò che provo a fare è lavorare duro e vedere cosa accade. Non voglio accelerare i tempi, mi interessa migliorare e giocare ogni match al meglio“.