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L’edizione 2019 del Masters 1000 di Indian Wells ci ha regalato due prime volte. Dopo la 18enne Bianca Andreescu, che ha firmato l’impresa della sua giovane carriera sconfiggendo in finale Angie Kerber, anche Dominic Thiem ha ribaltato il pronostico e rimontato Roger Federer in un match di altissimi contenuti tecnici. Dopo un inizio di 2019 deludente da parte del talentuoso austriaco, nessuno si aspettava che Dominic estraesse fuori il meglio del suo repertorio sul cemento della California, non propriamente la sua superficie preferita. Ed invece è stata una grande settimana per l’allievo di Massu, che oggi si è reso autore di un match strepitoso contro il campione di Basilea.
È vero, i più maliziosi potrebbero insinuare che questa sconfitta è una nuova prova del declino fisiologico di Roger Federer, ma a differenza della recente sconfitta contro Tsitsipas o di quella di 6 mesi fa contro Millman, la prova odierna dello svizzero è stata più che sufficiente per ampi tratti. Non inganni il numero di palle break mancate perché più dell’80% sono relative al primo parziale, che Roger ha effettivamente portato in cascina. Solo applausi invece per Dominic, che sotto di un set ha mantenuto i nervi saldi e saputo ribaltare a suon di martellate sia di dritto sia di rovescio un match che sembrava scorrere agevolmente sui binari svizzeri. È la prima perla di una carriera già molto importante e chissà che Thiem non possa continuare ad esprimere questo tennis sul cemento con continuità , come gli appassionati e gli addetti ai lavori vorrebbero da lui. Per Roger non arriva il titolo numero 101, ma un’altra sconfitta in volata. L’impressione è che questa finale lasci meno rimpianti di altre, ma di certo le tante partite perse al fotofinish non possono rappresentare un caso. Si muove qualcosa nel tennis che verrà .
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