Vanno in archivio gli ultimi due quarti di finale dell’Atp Masters 1000 di Indian Wells 2018. Dopo le vittorie di ieri di Borna Coric e Roger Federer, hanno raggiunto oggi la semifinale anche Milos Raonic e Juan Martin Del Potro, eliminando rispettivamente, in due tese partite al set decisivo, Sam Querrey e Philipp Kohlschreiber.
Alle 12 ora locale sono scesi in campo Sam Querrey e Milos Raonic per il primo match di giornata sullo Stadium 1. Una partita qualitativamente sotto le aspettative da parte di entrambi, quella di oggi, in cui Querrey sembrava poter chiudere più agevolmente, ma nei momenti decisivi del primo e del terzo parziale ha enormemente inciso la maggiore freddezza ed esperienza di Raonic, uscito vittorioso col punteggio finale di 7-5 2-6 6-3. La condizione è ancora lontana dai tempi migliori per l’allievo di Goran Ivanisevic, che però ha oggi ostentato una grande solidità mentale, tale da permettergli di sopperire alla forma fisica ancora non esattamente esaltante anche cercando spesso la via della rete o delle risposte aggressive che hanno difatti deciso la partita.
Agli antipodi l’avvio dei due tennisti, con Raonic che mostra sin dall’inizio un rendimento molto altalenante e dopo tre palle break annullate si vede costretto a cedere la battuta nel primo game, con un ultimo pesante errore di diritto. Querrey, dal canto suo, è impeccabile al servizio nelle fasi iniziali, grazie non solo al colpo di inizio gioco, ma anche a dei colpi, sia di rovescio che di dritto, nettamente più penetranti del proprio avversario che lo mettono dunque in condizione di prendere in mano immediatamente il controllo delle operazioni. Nel corso del primo parziale, sale di livello il gioco della testa di serie numero 32, che spesso nei turni di servizio riesce ad accorciare gli scambi trovando con successo la via della rete. Cambia tutto a sorpresa tra il nono ed il decimo gioco: prima Raonic recupera da uno svantaggio di 0-30 e poi, sotto 4-5 sfrutta tutte le incertezze di un Querrey fino ad allora quasi perfetto per impattare sul 5 pari. Da qui in poi gira completamente il set, con la testa di serie numero 18 che perde completamente la tranquillità e in un baleno anche la misura dei propri colpi. Dopo 41 minuti alla fine, nonostante le difficoltà, Raonic punisce definitivamente il tennista di casa, ottenendo con una bellissima risposta vincente di rovescio un altro break, e con esso il primo parziale col punteggio di 7 giochi a 5.
L’effetto del set vinto extremis però è tutt’altro che positivo per il numero 38 del mondo, che dal terzo game del secondo parziale accusa un vertiginoso calo sotto tutti i punti di vista, atletico e psicologico in primis. Dall’altro lato della rete, si ritrova pian piano invece Querrey, che dopo il break del 2-1 domina senza troppi problemi il secondo set, chiudendolo in appena 29 minuti per 6-2.
Paradossalmente, è solamente nel terzo parziale che l’andamento aderisce a quelle che sono le caratteristiche dei due tennisti. Per sette giochi, il servizio la fa totalmente da padrone, con scambi ridotti veramente all’osso e soli otto punti conquistati dal giocatore in risposta. Come nel primo parziale, tuttavia, nonostante la classifica degli ultimi tempi, è il canadese quello ad avere più coraggio: emblematico è ancora l’ultimo punto dell’ottavo gioco, quando il 27enne nato a Podgorica sfrutta l’unica chance di break con un’altra risposta vincente, questa volta di dritto, per portarsi sul 5-3. Il break è decisivo, perché anche con le enormi difficoltà del game successivo, il finalista di Wimbledon 2016 riesce ad annullare ben tre palle break prima di chiudere con il provvidenziale aiuto della propria prima di servizio: estremamente positivi saranno infatti i numeri dopo l’ora e 53 minuti di gioco, con 17 ace e il 74% di punti vinti. Diversi anche i rimpianti di Querrey, troppo teso nelle fasi clou, ultimo gioco compreso.
A seguire ha conquistato la quarta semifinale in carriera ad Indian Wells Juan Martin Del Potro, raggiungendo Raonic dopo la seconda vittoria consecutiva in rimonta, per 3-6 6-3 6-4, contro un pur buonissimo Philipp Kohlschreiber. Partita in crescendo quella del numero 6 del seeding, che ha giocato gli ultimi due parziali su un livello molto, rimontando lo svantaggio di un set ad un Kohlschreiber fino ad allora nettamente più preciso, che si è dovuto arrendere nel terzo parziale, dopo aver sciupato quattro chance per rientrare in corsa anche nel finale.
Nei primi game la partita sembra promettere molto equilibrio, ma le due palle break non concretizzate da Del Potro nel terzo gioco cambiano le carte in tavola. A quel punto è Kohlschreiber che prende a fare la partita, mentre la testa di serie numero 6 comincia a mostrarsi nervoso e, di conseguenza, nettamente più falloso. Kohlschreiber sale sul 3-1 prima di cedere a sua volta la battuta con un brutto passaggio a vuoto. Il tedesco, numero 31 del seeding continua ad essere più costante in campo, mentre Del Potro si complica spesso la situazione per via dei suoi stessi errori. Le basse percentuali al servizio peggiorano ulteriormente il primo parziale per il sudamericano, che un altro, e questa volta fatale break nell’ottavo gioco. Il numero 37 del mondo annulla infatti una chance del contro-break prima di chiudere per 6-3 un parziale interpretato nella maniera più giusta possibile e con un saldo positivo di 12 vincenti e 10 errori non forzati.
Di tendenza diametralmente opposta è il secondo set di Del Potro, che nel corso del parziale ritrova nel servizio il suo punto di forza (18 su 22 con la prima a fine set), mentre anche il dritto inizia a creare grosse problematiche ad un Kohlschreiber non più in grado di tenere in mano le redini dello scambio da fondo. Molto più preciso, lucido e carico il fresco campione di Acapulco, che col break sul finire del set, si aggiudica anche lui il parziale per 6-3 e regala al pubblico un altro quarto di finale al set decisivo.
Ed è proprio il terzo set a scaldare di più lo Stadium 1, non solo per ovvie questioni di incertezza, ma per una qualità di gioco più alta anche del match precedente. Il primo a soffrire è il tedesco, che nel terzo game salva addirittura quattro palle break, due con grandissima aggressività e due grazie ad un Del Potro impreciso e distratto. Ma il numero 8 del mondo ora si muove nettamente meglio sul campo, con una ricerca della palla decisamente migliore rispetto al primo set. Kohlschreiber infatti non può nulla, poco più tardi, quando arriva il pesantissimo break in favore dell’argento olimpico a Rio 2016. La partita si decide però nel game immediatamente successivo, quando Del Potro supera le ultime vere difficoltà in battuta cancellando quattro occasioni di break per “Kohli”, di cui tre consecutive. Confermato il break, l’argentino non trema più e conserva il break fino a chiudere per 3-6 6-3 6-4, un match davvero complicato, che gli regala però la prima semifinale ad Indian Wells dal lontano 2013, quando superò l’allora inarrestabile Novak Djokovic. Pur dopo un primo parziale per nulla esaltante, Del Potro è riuscito ancora una volta a venire fuori da una situazione estremamente complicata, contro un avversario che ha confermato comunque l’ottimo tennis di questa settimana, pagando a caro prezzo solamente il passaggio a vuoto nel finale.
Quella tra la testa di serie numero 6 e la numero 32, Milos Raonic, sarà la seconda nell’ordine di gioco di domani, prima la sfida tra Federer e Coric.