Novak Djokovic sfata il tabù Cincinnati e riesce a vincere anche l’ultimo 1000 rimasto in carriera. L’avversario in finale Roger Federer non ha potuto nulla contro lo strapotere del serbo che ha dominato la finale dall’inizio alla fine vincendo con il punteggio di 6-4 6-4. Si trattava della quarta finale tra i due in Ohio dopo quelle del 2009, 2012 e 2015 sempre vinte dall’elvetico. Nole completa così l’ultima casella dei Masters 1000 trionfando là dove aveva perso ben cinque finali, le tre con Federer più due con Murray. Djokovic ha giocato uno splendido torneo ed in finale è riuscito ad alzare ancora di più l’asticella, dominando in lungo e in largo con il servizio e tornando a far vedere una fase difensiva degna del miglior Djokovic. Roger invece è stato troppo nervoso e falloso per mettere in difficoltà un avversario così perfetto. Non riesce così lo svizzero a riagganciare il serbo nei confronti diretti che ora domina per 24-22, si trattava del primo incontro tra i due dagli Australian Open del 2016.
Nel primo turno di servizio, Federer fa il bello e cattivo tempo: salito 30-0, Nole recupera e si guadagna una palla break, ma l’elvetico risale con gli ace e pur sbagliando sotto rete, sale 1-0. Entrambi vincono il turno di battuta, ma il classe ’81 già da spettacolo con colpi d’alta scuola a velocità supersoniche. Dopo aver tremato nel primo gioco, Roger tiene i successivi due a 0 e lo stesso fa Djokovic, ma sul 3-3 arriva il break del serbo che gioca meglio dell’avversario, si muove meglio e soprattutto sbaglia meno. Lo svizzero appare nervoso per non riuscire a fare la partita che vuole, in risposta non impensierisce mai il serbo che facilmente chiude il primo parziale per 6-4.
Nel secondo set però la musica cambia, Federer centra un paio di risposte riuscendo a far partire lo scambio ed arriva per la prima volta alla palla break, qui il serbo ci mette del suo commettendo un doppio fallo mandando l’avversario avanti. Lo svizzero però non ne approfitta perché continua a commettere qualche errore di troppo con il dritto e anche lui con un doppio fallo, cede la battuta ristabilendo la parità . Dopo questo break e controbreak si seguono rapidamente i servizio fino al 3-3 quando Roger si fa rimontare da 40-0 e, dopo un altro doppio fallo, cede un turno di battuta fondamentale per le sorti del set. Federer dopo il break incassato appare veramente scoraggiato in campo anche per i troppi errori sia in battuta che da fondo campo che commette. Djokovic non trema al servizio e chiude con lo stesso parziale del primo set.