Lo ‘swing americano’ proseguirà nella prossima settimana e si sposterà dal Canada agli Stati Uniti. Non sappiamo ancora chi sarà il prossimo campione a Toronto, pur avendo la certezza che si tratterà di un giocatore che non ha mai vinto un torneo di categoria 1000 in carriera, ma siamo già pronti a guardare al prossimo torneo: il Masters 1000 di Cincinnati. Lo scorso anno il torneo in Ohio fu una rivelazione e incoronò campione Borna Coric, che non si era ancora espresso al meglio dopo il lungo stop per infortunio. Quest’anno, quindi, le previsioni andranno calibrate e lette con occhio critico, soprattutto alla luce degli eventi che stanno avendo luogo in questi giorni a Toronto.
A guidare il seeding sarà ancora Carlos Alcaraz, saldamente al comando della classifica mondiale. Lo spagnolo esordirà contro uno tra Isner e un qualificato, prima di trovarsi ancora davanti, probabilmente, Tommy Paul, che lo ha appena eliminato a Toronto. Stavolta, Alcaraz, sarà insidiato soprattutto dal grande assente del 1000 canadese: Novak Djokovic, che ha vinto due volte il torneo e manca da due edizioni consecutive. Cincinnati sarà fondamentale per Nole, che potrebbe esordire contro un Davidovich Fokina in forma smagliante e avrà bisogno di ritrovare una condizione fisica ottimale per affrontare lo US Open. Sarà, però, un banco di prova importante anche per tutti gli altri, e il tabellone prelude a un torneo entusiasmante.
Il tabellone degli italiani
Saranno quattro gli azzurri impegnati a Cincinnati, con Matteo Arnaldi che proverà a entrare nel tabellone principale passando per le qualificazioni. Jannik Sinner, che ha appena conquistato la quarta semifinale stagionale in un Masters 1000 a Toronto, avrà un primo turno di riposo nel torneo beneficiando della testa di serie numero otto. Al secondo turno, per il numero uno d’Italia, sarà sfida probabile contro Francisco Cerundolo, che qualche mese fa ottenne lo scalpo dell’altoatesino a Roma. L’argentino è un avversario sempre ostico e difficile da gestire, ma trovarselo di fronte sul cemento outdoor non è certo la stessa cosa che affrontarlo sulla terra rossa, sua superficie naturale. Al terzo turno i possibili avversari sono Sonego, Lehecka o Fritz, tutti e tre ampiamente alla portata di Jannik in questo momento. Sarà interessante capire con quale spirito Sinner arriverà a Cincinnati, ma nel quarto probabile potremmo vedere una sfida con Novak Djokovic, la prima eventuale su questa superficie. Sarebbe un incontro aperto tra due grandi giocatori, che hanno offerto spettacolo ogni volta che si sono incrociati. E, soprattutto, sarebbe un test importante in vista di New York, dove lo scorso anno Jannik fu a un passo dal battere Alcaraz, che a Cincinnati potrebbe incrociare in finale. Ma forse è meglio non pensarci, non ancora almeno.
Lorenzzo Musetti, invece, non avrà vita facile. Lo scorso anno il carrarino superò le qualificazioni e perse al primo turno contro quel Coric che nessuno ancora si aspettava avrebbe vinto il torneo una settimana più tardi. Quest’anno Lorenzo esordirà contro Daniel Evans, che qualche giorno fa si è regalato il titolo più importante della carriera a Washington ed è pronto a stupire ancora. Un cliente scomodo, in un buon stato di forma, ma nulla in confronto al probabile secondo turno contro Daniil Medvedev. Contro il russo Musetti ha giocato una buonissima partita a Toronto, insufficiente però a scardinare l’impenetrabile difesa dell’ex numero uno al mondo, predatore naturale su questa superficie.
Finora abbiamo gravitato nella parte bassa del tabellone, dove si trovano anche gli altri due azzurri. Matteo Berrettini ha pescato Felix Auger-Aliassime, probabilmente la migliore testa di serie in questo momento. Il canadese, da Madrid, ha superato il primo turno solo in un’occasione: a Lione, dove ha perso al secondo. Matteo sembra aver ritrovato fiducia e colpi e potrebbe beneficiare della condizione di un avversario che sembra lontano parente di quel tennista che lo scorso anno raggiunse i quarti in questo torneo. Al secondo turno la sfida potrebbe essere contro uno dei veterani francesi Gasquet e Mannarino, prima di un eventuale terzo turno spettacolare contro Holger Rune. Chissà che non possa essere il torneo della rinascita per Berrettini. Per Sonego, invece, il primo turno sarà contro un qualificato, prima di poter sfidare uno tra Lehecka e Fritz e poi, speriamo, affrontare Sinner in un altro derby tricolore.
Primi turni da non perdere
Sono numerose le sfide che lasciano l’acquolina in bocca già al primo turno del torneo. La sfida di cartello del primo turno è senz’altro quella tra Alexander Zverev e Grigor Dimitrov: due giocatori che, in giornata, possono regalare spettacolo e far emozionare il pubblico. Da non perdere neppure Lehecka-Fritz, che quest’anno abbiamo già visto nella United Cup e a Montecarlo con due vittorie dell’americano. Frances Tiafoe, uno dei beniamini di casa, affronterà Tallon Griekspoor, finalista a sorpresa solo qualche giorno fa a Washington. Primo turno interessante anche per un altro statunitense, Brandon Nakashima, che affronterà una sfida generazionale contro Stan Wawrinka. Rimanendo sotto la bandiera a stelle e strisce, Ben Shelton avrà di fronte Chris Eubanks, in un derby che si preannuncia entusiasmante. Esordio non semplice per il campione in carica Borna Coric, che dovrà avere la meglio su Sebastian Korda, il quale sembra però faticare ancora nella ricerca di una buona condizione post-infortunio. Andy Murray, dopo il forfait contro Sinner a Toronto, dovrebbe tornare in campo e affrontare Karen Khachanov. Altra sfida di punta sarà senz’altro quella tra Cameron Norrie e Gael Monfils, con il francese validissimo candidato al premio “comeback of the year” dopo le ottime prestazioni offerte nelle ultime settimane.