Jannik Sinner ha festeggiato il suo 23° compleanno con una torta e senza dover scendere in campo, complice il forfait dell’australiano Jordan Thompson. Una giornata tranquilla e senza patemi per il numero uno al mondo, che entra invece nel suo 24° anno di vita con una rivincita da prendersi ai danni di Andrey Rublev. La scorsa settimana, a Toronto, è arrivata la sconfitta – sempre a livello di quarti di finale – in tre set. Ora Jannik, anche provando a sfruttare l’assenza di Novak Djokovic e la clamorosa sconfitta di Carlos Alcaraz per mano di Gael Monfils, cerca di guadagnare qualche punto utile in classifica per mettere più margine tra lui e i suoi competitors in vista degli ultimi mesi di stagione.
Ma quello della classifica, bisogna ammetterlo, è un discorso che appassiona più giornalisti e tifosi, mentre l’aspetto fondamentale di cui è alla ricerca il classe ’01 di Sesto Pusteria è trovare la miglior forma verso gli US Open che partono tra poco più di una settimana. L’allievo di Darren Cahill e Simone Vagnozzi lo ha ribadito più volte nel corso delle ultime due settimane, si sente lontano dal 100% della condizione dopo gli stop degli ultimi mesi e il processo non può che essere graduale. Step by step, anche perché – lo abbiamo visto in questi anni – il fisico dell’azzurro ha bisogno dei suoi tempi. Giusto armarsi di pazienza, sapendo che il lavoro già svolto in passato e che ha dato i suoi frutti, porterà di nuovo Jannik al top della condizione.
Venendo al match, un Sinner in condizioni ottimali o quasi, contro Rublev tende a non perdere. A Montreal nel terzo set non ne aveva più (e chissà come sarebbe in ogni caso finita se avesse sfruttato quelle palle break a inizio parziale), e le altre sconfitte sono sostanzialmente arrivate tutte per ritiro. Prima del torneo canadese, gli ultimi precedenti erano stati tutti vinti dall’altoatesino senza cedere alcun set. I favori del pronostico tornano ad essere dalla sua, anche perché le condizioni di Cincinnati sembrano essere discretamente veloci, e l’obiettivo deve essere la semifinale contro uno tra Zverev e Shelton. Da tempo in tanti si attendono un matchup contro il tedesco a distanza di ormai un anno dalla sfida degli scorsi US Open. Vedremo se in Ohio ci sarà finalmente occasione…