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Novak Djokovic torna in campo a Cincinnati e lo fa con una vittoria per ritiro del suo avversario, Alejandro Davidovich Fokina, dopo il primo set vinto con il punteggio di 6-4: “È una notte di emozioni contrastanti, mi spiace molto Alejandro. Andiamo molto d’accordo fuori dal campo, ci siamo allenati tante volte in Spagna. Ha avuto un’ottima settimana in Canada, è arrivato in semifinale, ha giocato molte partite e ha giocato di nuovo ieri. Mi ha detto che aveva un problema alla parte bassa della schiena che si è presentato ieri”, ha dichiarato il serbo in conferenza stampa.
“Penso che il numero di partite che ha giocato negli ultimi 10 giorni abbia messo a dura prova il suo fisico. È un po’ un peccato, spero davvero che possa riprendersi e giocare bene a New York. Per quanto mi riguarda ovviamente giocare un set è meglio che non giocare, credo. Quindi domani ho un’altra possibilità dopo aver tolto la ruggine stasera, sento di poter giocare meglio. Man mano che il torneo avanza, migliorerò il mio gioco”, ha proseguito il campione di Belgrado, che questa notte scenderà in campo contro Gael Monfils negli ottavi di finale.
Djokovic torna negli States dopo due anni e a Cincinnati addirittura dopo quattri, dopo la pandemia e le varie vicissitudini per il vaccino: “Non gioco qui dal 2019. Il tempo vola, sono passati quattro anni e sembra ieri, quindi è bello essere tornati. Ho ottimi ricordi di questo torneo, vincerlo nel 2018 è stato un momento clou per me perché era l’unico Masters 1000 che non vincevo da anni, avevo perso cinque finali e la maggior parte contro Roger. Ma ho giocato bene in passato, sono molto contento di essere tornato negli Stati Uniti. Sono passati due anni, mi sono perso molto, alcuni dei più grandi tornei di questo sport si giocano qui, quindi sono emozionato”.
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