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Nella notte italiana tra venerdì 19 e sabato 20 agosto si è definito il quadro delle semifinali del Masters 1000 di Cincinnati 2022, con i risultati degli ultimi due quarti che fanno rumore. Esce di scena, infatti, Carlos Alcaraz, che cede dopo oltre tre ore a Cameron Norrie, per 7-6(4) 6-7(4) 6-4 a favore del britannico. Match subito molto intenso, con Norrie che soffre al servizio e deve già annullare quattro palle break nei suoi due primi turni in battuta; ma il numero 11 al mondo non sta a guardare e a sua volta sale nella risposta, collezionando, senza sfruttare, due palle break. L’equilibrio persiste, per cui si va al tiebreak, dove Norrie si issa subito sul 3-0; recuperato sul 3-3, ancora il britannico prende margine fino al 6-3, rendendo ininfluente l’ultimo mini break subito.
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Come nel primo set, anche nel secondo Alcaraz parte forte in risposta con cinque palle per strappare il servizio collezionate tra primo e terzo game, ma nel quarto è a sorpresa Norrie a segnare il primo break, ma nel settimo arriva la risposta dello spagnolo a ristabilire la parità . Si va nuovamente al tiebreak, in cui risulta decisivo il mini break di Alcaraz sul 4-4, poi confermato dai due punti al servizio. Nel terzo set, break e contro break a metà parziale, poi Norrie si porta sullo 0-40 nel nono game: senza tutto fatto per il break, ma Alcaraz riesce a trascinare il game ai vantaggi, prima di dover comunque cedere il servizio, con il britannico che conferma il vantaggio nel gioco successivo aggiudicandosi il match.
A sfidare Norrie in semifinale sarà Borna Coric, numero 152 del ranking. Il tennista croato ha infatti battuto il ben più quotato Felix Auger-Aliassime, giustiziere di Jannik Sinner nel turno precedente. Un match molto meno equilibrato di quanto il 6-4 6-4 finale possa far sembrare: infatti il canadese, che forse paga le fatiche contro l’italiano, non riesce mai a collezionare palle break contro Coric, senza nemmeno andare oltre il 30. Al contrario, il croato è una vera spina nel fianco del servizio del nordamericano, collezionando un totale di nove palle break, di cui due trasformate per aggiudicarsi la vittoria.
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