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Masters 1000 Cincinnati 2020: sprazzi del miglior Murray e del peggior Thiem

Andy Murray
Andy Murray - Foto Roberto Dell'Olivo

Andy Murray ha conquistato la qualificazione agli ottavi di finale del Masters 1000 di Cincinnati 2020, un ritorno ad alti livelli eccezionale, culminato con il successo contro Alexander Zverev per 6-3, 3-6, 7-5. Il britannico ha offerto il meglio di sé in più frangenti dell’incontro, riuscendo a dimostrarsi incisivo in risposta e mantenendo con solidità la maggior parte dei turni di servizio a propria disposizione, seppur dovendo fare i conti con le risposte spesso pungenti dell’avversario tedesco. Murray è riuscito a prevalere in 2 ore e 32 minuti di match, recuperando un break nel finale e chiudendo con una vittoria meritata, frutto dei suoi sforzi agonistici e derivata dall’espressione meravigliosa del proprio grande talento. Discorso completamente diverso per Dominic Thiem, protagonista in negativo del secondo turno dell’evento statunitense: Filip Krajinovic è riuscito a imporsi con il sorprendente punteggio di 6-2, 6-1, il quale ha esattamente rispecchiato i valori messi in campo dai due contendenti. Il tennista austriaco ha commesso svariati errori dal punto di vista strettamente tattico, tentando più volte di sorprendere l’avversario con soluzioni poco usuali alle sue corde: la concretezza e la grande determinazione dell’atleta serbo hanno comportato il suo straordinario successo, così come l’evidente flop dell’opponente.

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