Matteo Berrettini vola al terzo turno del Masters 1000 di Cincinnati. Il romano, unico italiano rimasto in gara nel tabellone, archivia la pratica Emil Ruusuvuori col punteggio di 6-4 6-7(3) 7-5. Un esordio complicatosi nella fase finale del secondo set e poi riaggiustato con freddezza nel parziale decisivo. Esce a testa altissima il finlandese, di cui sentiremo parlare nel futuro prossimo. Il numero 8 al mondo ora si regala la sfida tutt’altro che impossibile – anche se ostica – con il gigante americano Reilly Opelka.
IL PROSSIMO TURNO DI BERRETTINI
Non si erano mai incrociati prima Berrettini e Ruusuvuori. Quest’ultimo, a differenza dell’allievo di coach Santopadre, aveva già tre match nelle gambe, tra cui due di qualificazione e uno nel main draw (contro Sebastian Korda). L’avvio non è dei più semplici per l’azzurro, che fatica a concretizzare le chance offerte dal proprio avversario. Il break nel primo set arriva in occasione del quinto gioco, poi è normale amministrazione con game dominati al servizio.
Nel secondo il trend si ripete nella medesima occasione. Berrettini però non sfrutta un match point sul 5-4 e si fa riprendere. Ruusuvuori guadagna la via del tie-break dove è più cinico ed incisivo chiudendo sullo score di 7 punti a 3. Il gioco del giovane nordico impensierisce il semifinalista degli Us Open 2019 anche nel terzo. Berrettini sciupa altri quattro match point sul 5-4, concretizzando quello decisivo sul 6-5 30-40. L’esperienza del romano alla fine prevale dopo 2 ore e 40 minuti di gioco.