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Daniil Medvedev questa volta ce l’ha fatta. Nel Masters 1000 di Cincinnati 2019 il russo centra il primo titolo in questa categoria rispettando il pronostico in una finale a sorpresa contro David Goffin, battuto per 7-6(3) 6-4. Il numero 8 al mondo, alla terza domenica consecutiva in campo dopo le finali perse da Kyrgios e Nadal, ha saputo far tesoro dell’atto conclusivo di Montreal perso al cospetto di Rafa racimolando appena tre giochi. Dopo essersi fatto strada nel tabellone del Western & Southern Open con tanto di scalpo del numero 1 al mondo Novak Djokovic in semifinale, Medvedev ha saputo tenere a bada la pressione della grande chance in un primo set nervoso e risolto solamente al tie-break.
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Goffin parte male e scivola sull’1-4 ma con pazienza ricuce lo strappo e pareggia il conto sul 4-4 approfittando di qualche pausa dell’avversario, irretito dal costante utilizzo del drop del belga e delle continue variazioni di dritto. Sul 6-6, però, David si lascia investire dalla potenza da fondo di Medvedev che piazza quattro punti consecutivi dal 2-2 e chiude al secondo set point sul doppio fallo di Goffin. Il numero 19 al mondo subisce il contraccolpo psicologico in avvio di secondo parziale e consegna nelle mani di Daniil un break di capitale importanza, protetto nei propri turni di servizio e con un ultimo turno thriller: zero i punti concessi alla risposta del rivale sino al 5-4, poi un sussulto improvviso di Goffin che si issa sul 15-40. Medvedev però non si scompone, piazzando un servizio vincente con la seconda e tre ace per far scattare la festa: è il quinto russo a sollevare al cielo il trofeo di un Masters dopo Safin (5), Davydenko (3), Chesnokov (2) e Khachanov (1) oltre a ritoccare il proprio best ranking che da lunedì 18 agosto lo vedrà al numero 5.
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