Lutto nel mondo dello sport e del giornalismo: all’età di 90 anni è morto Rino Tommasi, storica voce e firma della boxe e del tennis. Nato a Verona il 23 febbraio del 1934, Salvatore (per tutti Rino) ha iniziato la sua carriera nel 1953, scrivendo inizialmente per l’agenzia “Sportinformazioni” e poi arrivando a collaborare con alcuni dei quotidiani più prestigiosi d’Italia come “Tuttosport” e “La Gazzetta dello Sport”, ma anche per il Messaggero, il Gazzettino di Venezia e il Mattino di Napoli. Giornalista, ma anche conduttore televisivo, telecronista e organizzatore di eventi pugilistici, ha avuto un ruolo significativo nella diffusione in Italia di sport come tennis e pugilato, che ai tempi non avevano minimamente la popolarità di calcio o ciclismo.
Tennis, ma non solo
Nel corso della sua carriera ha poi lavorato per l’emittente italo-slovena Telecapodistria, per Canale 5 (diventando direttore dei servizi sportivi) e infine per Telepiù e Sky Sport. Premiato in due occasioni (nel 1982 e nel 1991) dalla Atp come «Tennis Writer of the Year», il suo nome è stato a lungo associato a quello del suo collega Gianni Clerici (scomparso nel 2022), con cui ha formato quella che viene ancora oggi considerata come la coppia più leggendaria e iconica di telecronisti di tennis. Tommasi era soprannominato “ComputeRino” per la sua passione per i numeri e per le statistiche, aveva a sua volta coniato il soprannome di “Dottor Divago” per il suo compagno di telecronache Clerici.
Tra gli altri suoi progetti che si ricordano c’è il settimanale “Tennis Club”, fondato all’inizio degli anni Settanta, e il rotocalco televisivo “La grande boxe”, a cadenza settimanale in onda sulle reti Fininvest di cui è ideatore e conduttore negli anni Ottanta. Con la sua ITOS (Italiana Organizzazioni Sportive), è stato inoltre il primo impresario italiano di pugilato, specialmente al Palazzo dello Sport di Roma.
Le telecronache più iconiche
Il ricordo di Bartoletti
Ai microfoni di LaPresse, Marino Bartoletti ha voluto ricordare il collega scomparso: “La prima cosa che viene in mente è l’allegria che sapeva trasmettere nei rapporti umani, perché al di là di una professionalità profonda e del fatto di esser stato un maestro senza averlo mai fatto pesare, era una persona con la quale si stava bene. Mi dispiace averlo perso, avrò di lui sempre il ricordo non soltanto di un grande collega ma di una persona amabile, cosa che in questo mestiere non sempre avviene“.
La nota della Federboxe
“Pochi sono stati in grado di parlare, raccontare e narrare la nobile arte come hai fatto tu, Rino. Siamo certi che continuerai a farlo nei cuori di tutti noi, amanti della grande Boxe. Fai buon viaggio, Maestro. Il Presidente Flavio D’Ambrosi, a nome di tutto il movimento pugilistico italiano, esprime profondo cordoglio per la scomparsa del grande Rino Tommasi”.
Le parole di Malagò e Fontana
“E’ stato un protagonista indiscusso del nostro mondo. Siamo vicini alla famiglia e al figlio Guido in questo momento di grande dolore e di tristezza per il movimento sportivo italiano” ha dichiarato il presidente del Coni, Giovanni Malagò.
“È un addio pieno di dolore quello che oggi diamo a Rino Tommasi, veronese di nascita e figura iconica del giornalismo sportivo italiano. Nell’esprimere profondo cordoglio per la sua scomparsa, voglio ricordarlo come una voce familiare per tanti italiani e un commentatore autorevole, che ha saputo raccontare con passione e competenza il tennis e il pugilato, lasciando un’impronta indelebile nella cultura sportiva del nostro Paese. Ai suoi familiari e a tutti coloro che gli hanno voluto bene giunga la mia vicinanza” ha detto il Presidente della Camera dei deputati, Lorenzo Fontana.