“Il giocatore più forte al mondo ha vinto ancora una volta contro Fritz e lo ha fatto in maniera eccezionale. Sinner a Torino è stato impressionante, soprattutto per come è riuscito a gestire i momenti importanti: in questo è il più grande di tutti“. Così l’ex tennista Paolo Lorenzi, intervenuto alla puntata n.741 di “La Politica nel pallone” di Emilio Mancuso su Radio Rai Gr Parlamento. “Il fenomeno Sinner lo vediamo tutti i giorni nei circoli di tennis, non ci sono campi liberi, lo vediamo con la biglietteria per gli Internazionali di Roma e nell’entusiasmo della gente. Non nascono spesso fenomeni così nello sport, per fortuna lo abbiamo in Italia, è molto giovane e speriamo che questo entusiasmo duri molti anni – ha aggiunto Lorenzi -. Devo fare i complimenti a Sinner anche perché credo che essere un personaggio del genere, sempre pronto a fare i complimenti all’avversario e all’arbitro, aiuti il pubblico ad avere più rispetto. Spero che anche altri sport prendano esempio“. È
“Definiamo questa stagione irripetibile, ma chissà che il prossimo anno non faccia meglio – ha proseguito l’ex tennista –. Il Grande Slam è il sogno, l’obiettivo che si porta dietro. Il primo obiettivo di Jannik sarà cercare di mantenere questo livello e aumentare ancora di più il gap con gli altri, nessuno è migliorato quanto lui nell’ultimo anno. E un ulteriore obiettivo è quello di superare Alcaraz come numero di Slam vinti. Vederlo trionfare a Torino e poi a Roma sarebbe speciale anche per lui. L’anno scorso non è potuto essere presente agli Internazionali per infortunio, gli è mancato e farà di tutto per esserci. Questo Sinner è un problema per tutti gli avversari, che in questo momento devono trovare qualcosa di nuovo per metterlo in difficoltà“. Lorenzi, infine, si sofferma sul prossimo appuntamento delle Finals di Coppa Davis: “Italia-Spagna sarebbe bellissimo, sarà l’ultima passerella di Nadal. Speriamo che Rafa possa esprimersi al meglio e che gli infortuni che lo hanno colpito negli ultimi anni non gli diano fastidio. Certo è che stiamo perdendo un pezzo di storia: Nadal è stato un punto di riferimento per tutti soprattutto sulla terra rossa, è un peccato che debba smettere“.