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È Liam Caruana la wild card italiana delle Next Gen Atp Finals 2018, in programma a Milano dal 6 al 10 Novembre. L’azzurro approda nella massima competizione under 21 del circuito dopo aver battuto, nell’ordine, Jacopo Berrettini, Luca Giacomini e Raul Brancaccio nel torneo di qualificazione.
Il romano è stato sorteggiato nel gruppo B: i suoi avversari saranno Alex De Minaur, Taylor Fritz e Andrey Rublev, l’anno scorso finalista della prima edizione.
Con questo traguardo Liam, oltre ai tanti benefici a livello di esperienza, intascherà un assegno da 52 mila dollari che potranno consentirgli una programmazione ambiziosa in vista della prossima stagione.
CHI È LIAM CARUANA
Nato a Roma da genitori tennisti, Liam è considerabile a tutti gli effetti un americano d’adozione. Nel 2004 la famiglia decide di lasciare l’Italia, destinazione La Jolla, località sul mare a nord di San Diego. È qui che il piccolo Liam all’età di 7 anni impugna per la prima volta la racchetta sotto i dettami di papà Massimo, che tutt’ora segue suo figlio. Il tennis di Liam subisce inevitabilmente le influenze dello “stile americano”: grandi fondamentali, gioco propositivo e piedi costantemente vicini alla linea di fondo sono solo alcune delle caratteristiche riscontrabili nel tennis di Caruana. I risultati a livello junior non tardano ad arrivare: nel 2016, dopo una lunga trafila nei Grade americani, l’allora 18enne romano si issò nelle prime 50 posizioni del ranking under 18. Parallelamente il talento azzurro comincia a farsi largo nei vari tornei a livello Futures e Challenger: nel 2017 raggiunge la semifinale a Heraklion, lo stesso risultato viene conseguito nel Challenger di Todi, dove il capitolino si arrese solo a Marco Cecchinato. Il primo titolo ITF arriva a Decatur, nell’Illinois, trofeo con il quale Liam conclude una stagione che proietta il giovane romano tra gli italiani più futuribili della nuova generazione.
IL 2018: L’ANNO DELLA SVOLTA?
Il 2018 parte in quarta per Caruana: a causa dei tanti ritiri, Liam si ritrova nel tabellone principale del torneo di Auckland. Il suo avversario, in quella che finora è l’unica partita disputata a livello Atp, è lo statunitense Steve Johnson,che deve faticare le proverbiali sette camicie per avere la meglio di un Caruana estremamente a suo agio nella sua prima apparizione tra i grandi. A febbraio il capitolino raggiunge il suo best ranking, scalando la classifica fino al numero 375: tutto lascia presagire ad una rapida ascesa, ma qualcosa nella stagione di Liam si inclina. Come da sua stessa ammissione, l’intensità negli allenamenti cala, anche a causa di qualche problema fisico, così come cala la percentuale di vittorie messe a referto. Da marzo ad ottobre Caruana colleziona pochissimi risultati di rilievo, e la classifica non può che risentirne. Attualmente Liam è fuori dai 600, ma la recente semifinale Futures e soprattutto la qualificazione alle Next Gen Atp Finals lasciano ben sperare per un futuro all’altezza delle aspettative.