Lemon Bowl

Lemon Bowl 2019, qualificazioni nel vivo. Karolina Boniek: “Speciale anche da mamma”

Lemon Bowl 2019
Lemon Bowl 2019

C’è il sole ad illuminare la seconda giornata di qualificazioni al Lemon Bowl 2019. Ben 117 i match disputati quest’oggi dagli oltre 230 ragazzi presenti sui campi del New Penta 2000, Eschilo 2 e Polisportiva Palocco, tutti a caccia di un sogno chiamato main draw.

Francesco Leggeri: “Partecipazione e condivisione le vittorie più importanti”. “Ogni anno è molto importante partecipare al Lemon Bowl – ha dichiarato il maestro del Tennis Club Sezze -, torneo diretto da oltre trent’anni da Paolo Verna con grande successo. Per noi maestri, così come per i nostri allievi è una bellissima esperienza. Sono ormai molti anni che vengo qui con i ragazzi del Tennis Club Sezze, non solo con coloro che aspirano a diventare professionisti ma anche con i più piccoli, ai loro primi passi nel mondo del tennis. Il tempo sta aiutando molto gli organizzatori, rendendo le giornate su questi campi estremamente gradevoli. Dopo aver giocato il proprio match alle ore 10.30 mio figlio mi ha chiesto di restare per osservare altre partite; ciò rende l’idea di cosa rappresenti per noi questo torneo”. Infine una considerazione sull’approccio ai tornei per i più giovani. “I ragazzi hanno l’obiettivo di vincere sempre. Sta a noi maestri far capire loro l’importanza di altri aspetti come partecipazione e condivisione”.

Karolina Boniek: “Gli adolescenti facciano tanto sport”. Due edizioni vinte, nel 1991 e nel 1992 (anno in cui giunsero al traguardo anche Anna Kournikova ed il compianto Federico Luzzi nella categoria under 12), Karolina Boniek torna ancora una volta sui campi del Lemon Bowl nella veste di mamma di Giulia. “Fare visita al Lemon è sempre un grande piacere – ricorda la figlia dell’ex centravanti di Juventus e Roma -, anche in veste di spettatrice. È un’occasione speciale per vivere una sana giornata di sport. C’è sempre un bellissimo clima, con tanti bambini sorridenti pronti a divertirsi”. Un pensiero anche al passato da ex giocatrice. “Sono passati talmente tanti anni che anche i ricordi sono un po’ sbiaditi. Quando vedo questi ragazzi giocare stento a credere di aver vinto due volte questo torneo. Ricordo che molto tempo fa c’era l’usanza di far arbitrare ai giocatori le sfide degli altri avversari. Era un modo per trascorrere ancora più tempo insieme e per guadagnare cinquemila lire a partita. Fare sport è fondamentale per la crescita di tutti gli adolescenti, a prescindere dalla strada che si decide di intraprendere in futuro”.

Domani, come di consueto, appuntamento alle ore 9.00. In programma 123 incontri.

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