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Tutti gli sportivi hanno un proprio tabù, vale a dire un trofeo, un premio o un riconoscimento che gli è sempre sfuggito per tutta la carriera. Il blasone di esso può variare, ma tutti, persino i campioni, ne hanno uno. Quello di Rafa Nadal si chiama Miami Open e coincide con il torneo al quale lo spagnolo ha preso parte più volte senza mai conquistare neppure un titolo. Il 33enne di Manacor è stato ai nastri di partenza in Florida in ben 13 occasioni e, pur essendosi spinto sino all’atto conclusivo in cinque edizioni, è sempre uscito sconfitto.
Ciononostante si tratta di un torneo che, a suo modo, ha contribuito a scrivere la storia del tennis dato che nel 2004, anno d’esordio del maiorchino, è stato teatro del primo Fedal della storia. La rivalità che ha caratterizzato decenni di tennis inizia proprio a Key Biscane e vede partire meglio Nadal, il quale sconfigge l’allora numero uno al mondo con un duplice 6-3, nel match valevole per il terzo turno.
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L’anno seguente, i due si ritrovano ma in finale, dando vita ad una sfida mozzafiato e, con ogni probabilità, ad uno degli incontri più avvincenti della storia del torneo. Rafa si aggiudica i primi due set, ma poi perde il terzo al tie-break e crolla, racimolando appena quattro giochi negli ultimi due parziali e cedendo alla distanza. 2–6, 6–7(4), 7–6(5), 6–3, 6–1 il punteggio finale che sancisce la prima vittoria dello svizzero e la prima sconfitta dello spagnolo in finale a Miami, entrambe la prima di una lunga serie. Federer si ripeterà l’anno dopo imponendosi in finale sul suo futuro allenatore Ljubicic. Nadal invece dovrà attendere il 2008 per riprovarci. Il russo Davydenko, però, gli sbarra la strada e prevale con un comodo 6-4 6-2 in un’ora e mezzo di gioco. Poco male. All’età di ventun’anni, il tennista iberico ha già disputato due finali ed ha tutta una carriera davanti per conquistare l’agognato titolo. Nel frattempo le soddisfazioni non mancano e Rafa conquista slam a rotta di collo e svariati tornei importanti.
Nel 2010, Nadal approda in semifinale ma le sue speranze vengono infrante dal futuro campione Roddick, che vince in rimonta. Dodici mesi dopo è invece Djokovic a soffiargli il titolo in un match davvero equilibrato. Rafa incassa il primo set ma poi perde i due restanti con il punteggio di 6-3 7-6(4) per un totale di tre ore e ventuno minuti di gioco. Una beffa clamorosa. Qualche infortunio lo frena nelle due stagioni seguenti, ma nel 2014 Nadal torna nuovamente alla carica e si ritrova in finale senza aver faticato eccessivamente. Djokovic, però, ancora una volta non gli lascia scampo e si prende il titolo con un perentorio 6-3. Due uscite premature caratterizzano le sue altrettante successive apparizioni in Florida, ma Nadal non molla e ci riprova nuovamente nel 2017. Purtroppo per lui il finale è sempre lo stesso. In questo caso l’artefice della sua sconfitta è Roger Federer, autore di un inizio di stagione straordinario e capace di calare il tris dopo le vittorie dell’Australian Open e di Indian Wells. Per Nadal, inoltre, si tratta della seconda sconfitta stagionale per mano dell’elvetico. Nel 2018 e nel 2019 Nadal è costretto al forfait in Florida, mentre nel 2020 il torneo viene rinviato a causa dell’emergenza Coronavirus. Ce la farà Rafa ad aggiudicarsi il Miami Open prima della fine della sua carriera?
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