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Una delle rivalità più accese degli ultimi anni, due giocatori contrapposti per comportamento, modi di fare e stile di gioco. Rafael Nadal e Nick Kyrgios si sono incontrati otto volte in sei anni. Certo, lo spagnolo rimane in vantaggio 5-3 negli head to head, ma l’australiano rimane storicamente uno dei suoi avversari più ostici, soprattutto mentalmente. Negli anni il talento di Canberra non è riuscito a stabilizzarsi nelle posizioni che un talento come lui meriterebbe. In giornata Nick può battere chiunque. Lo ha dimostrato più volte, diventando il primo giocatore a far fuori Djokovic, Nadal e Federer al primo tentativo (!).
Ma rimaniamo a Kyrgios-Nadal. La ‘storia’ comincia il 1° luglio 2014. Il giovanissimo australiano, allora diciannovenne, fa parlare di sé nei mesi precedenti, peccando tuttavia di continuità . Il centrale di Wimbledon ospita uno stuzzicante quarto turno. Il maiorchino ci arriva con i favori del pronostico dopo le vittorie su Klizan, Rosol e Kukushkin. Diverso il percorso di Kyrgios, che con Gasquet va per 9 volte ad uno scambio dalla sconfitta, spuntandola in maniera rocambolesca.
Il servizio è l’arma letale di Kyrgios. Con il passare dei minuti prende fiducia il classe 1995, richiamando dalla propria parte il pubblico. Nadal reagisce strappando il secondo set, ma poi deve cedere all’estro del proprio avversario: finisce 7-6(5) 5-7 7-6(5) 6-3. Nick si fermerà ai quarti contro Raonic, ma il successo contro il numero uno al mondo lo consacra.
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