Gli ultimi due decenni di tennis sono stati caratterizzati da alcune rivalità che hanno dominato la scena, contribuendo all’evoluzione di questo sport e alla sua influenza nella cultura di massa. Roger Federer, Rafa Nadal e Novak Djokovic ne sono stati i protagonisti principali, dando vita a match avvincenti ed entusiasmanti che, a prescindere dalla superficie e dal blasone dell’evento, hanno fatto la storia.
E’ il 2009 ed il Mutua Madrid Open ha appena cambiato superficie, trasferendosi dal cemento alla terra rossa. Il numero uno del mondo, Rafa Nadal, sfida per un posto in finale Novak Djokovic, terza forza del seeding. I due si affrontano per la diciottesima volta in carriera ma i precedenti sono nettamente a favore di Rafa, che conduce 13-4. Da un lato il maiorchino, a caccia del bis in terra spagnola dopo l’affermazione del 2005 e reduce da una vittoria in due set ai danni del connazionale Verdasco. Dall’altro il serbo, che ha già vinto quattro titoli su terra rossa – il più importante l’anno precedente al Foro Italico – e nei quarti ha liquidato in due comodi set la wild card Ivan Ljubicic.
E’ tutto pronto per la prima semifinale: Djokovic parte meglio e si aggiudica il primo set con il punteggio di 6-3, a tratti dominando. Nadal però reagisce e, nonostante regni l’equilibrio, riesce a salire talvolta in cattedra fino a procurarsi un set point sul 6-5. Il suo avversario lo annulla, ma l’appuntamento con il terzo set è solamente rimandato. Rafa si aggiudica infatti il tie-break per 7 punti a 5 e trascina la sfida alla frazione decisiva. Nel terzo set, i due giocatori alzano il loro livello di gioco ed attingono a tutte le loro energie per prevalere sull’avversario, rendendo il match incredibilmente combattuto. Ancora una volta è il tie-break a rompere l’equilibrio e a decidere le sorti del match.
Il primo a conquistarsi la chance per chiudere è Djokovic, che serve sul 6-5 ma trova l’opposizione del maiorchino, il quale si salva scagliando un dritto vincente e si appresta a cambiare campo. Sul 7-6 il serbo ha un’altra occasione per staccare il pass per l’atto conclusivo del torneo, ma un contropiede di Nadal infrange i suoi sogni di gloria. E’ invece Nadal sull’8-7 ad avere la prima opportunità di vittoria; Djokovic si fa però trovare pronto e lo trafigge con un passante di diritto. Nole conquista entrambi i punti al servizio e si procura un altro match point, ma sul 9-8 sbaglia la risposta. Si cambia nuovamente campo e questa volta Rafa conquista due punti consecutivi, imponendosi per 11-9 dopo quattro ore e tre minuti di gioco. Si tratta del match più lungo dell’Era Open disputato al meglio dei tre set. Un record battuto solamente dall’incontro Federer-Del Potro, ai Giochi Olimpici di Londra 2012, che però non comprendeva il tie-break decisivo nel set finale.
Nadal approda dunque alla sua seconda finale a Madrid, ma complice la stanchezza capitolerà in due set contro Roger Federer. Djokovic colleziona invece la sua ennesima sconfitta contro il maiorchino, resa ulteriormente amara da tre occasioni in suo favore non sfruttate. Un match emozionante ed indubbiamente unico, in bilico fino alla fine e decisamente impronosticabile. Se il tennis è stato protagonista di una crescita esponenziale negli ultimi anni, il merito è soprattutto di match del genere.
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