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La racchetta è la migliore amica di un tennista, lo strumento che gli permette di svolgere il suo lavoro e che lo accompagna per 365 giorni all’anno. Allo stesso tempo, la racchetta è anche l’oggetto che rischia la vita più spesso e che solitamente è vittima degli sfoghi dei giocatori. D’altronde, è la prima cosa che capita loro a tiro ed accade piuttosto di frequente di assistere a gesti di rabbia e frustrazione. Tra chi distrugge la racchetta picchiandola con violenza contro il suolo e chi, come ad esempio Wawrinka, è solito spaccarla con l’ausilio del ginocchio, c’è anche chi ha scritto una pagina, seppur piccola, della storia del tennis per via del gesto di cui è stato protagonista con la racchetta.
E’ il 2008 ed in Florida, nel torneo di Miami ancora denominato “Masters Series“, è in corso il match di terzo turno tra lo spagnolo Nicolas Almagro ed il russo Mikhail Youzhny. La sfida tra rovesci a una mano è incredibilmente equilibrata e, dopo un set per parte, si è ormai giunti nelle fasi calde della terza frazione di gioco. Almagro sta servendo per il match sul 5-4 ma il suo avversario ha una palla break per rientrare nel set ed allungare l’incontro. Lo scambio è davvero lungo e si conclude con un rovescio del russo affossato in rete. La reazione del “colonnello” è a dir poco clamorosa.
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Dopo un paio di parole verso il proprio angolo, Youzhny afferra la racchetta con entrambe le mani e, per tre volte, la sbatte con violenza sulla sua fronte, ignaro di ciò che sarebbe accaduto. Dopo pochi secondi, infatti, le telecamere riprendono l’immagine che diventerà virale facendo il giro di tutto il mondo, immortalando il viso di un uomo diviso in due da un fiume di sangue che scorre. Un mostro di un film horror o un pluri assassino? No, semplicemente un tennista di nome Mikhail Youzhny che non ha saputo tenere a freno le sue emozioni.
Inizialmente, Youzhny prova a tamponare la ferita con l’asciugamano facendo finta di niente ma poi è costretto a richiedere l’intervento del medico per le cure del caso. La partita riprende ed incredibilmente sarà proprio il giocatore moscovita ad uscirne vincitore, aggiudicandosi un combattutissimo tie-break con il punteggio di 8-6. Una serata che Mikhail non dimenticherà mai e che, a 12 anni dall’accaduto, è ancora nella testa degli appassionati di tennis. Piuttosto che il match in sé, però, tutti hanno fissa nella testa la celebre immagine di Youzhny che sanguina. Ovviamente l’ATP prenderà i dovuti provvedimenti e comminerà una multa al tennista russo per quest’episodio.
10 titoli Atp ed un best ranking di numero 8 del mondo; eppure, l’immagine del tennista sanguinante a Miami è il primo ricordo che viene in mente quando si parla del Colonnello.
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