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Roma, 13 maggio 2016
Ci sono giorni in cui รจ doveroso rivedere il concetto di “prioritร ”. Vuoi o non vuoi il venerdรฌ del Foro Italico, da sempre, la giornata te la sposta (o meglio, ce la sposta). Metti in conto, poi, che da un pรฒ di tempo a questa parte il Re (un po’ attempato, ma pur sempre Re) della terra battuta si presenta quasi ovunque come numero 5 di ogni tabellone, rendendo quantomai doveroso immaginare una finale “formale” diversa dalla finale “sostanziale”, e il gioco รจ fatto.
Chi aveva il diurno oggi, ha strizzato un occhio al Cielo ieri.
Vuoto per la povera Garbine, dignitoso (e nulla piรน) per il nuovo Murray di primavera versione deluxe, il Campo Centrale si inizia a vestire a festa intorno alle 16.30. Rafa-Nole doveva essere, Rafa-Nole รจ stato, con buona pace degli organizzatori spogliati troppo presto di Sua Maestร Federer e colpiti a morte dalla caduta di teste di serie femminile piรน letale della storia del torneo.
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Rapido sguardo (come se ce ne fosse bisogno…) ai precedenti: impietosi, quelli recenti, per il mancino di Manacor. E ci andiamo leggeri. Perรฒ… C’รจ un perรฒ… Anzi, ce n’รจ piรน di uno. Si parte dal tie-break del primo set di marzo, ad Indian Wells, passando per la vittoria di Rafa a Montecarlo fino all’ambo Vesely-Bellucci (a buon intenditor…) per farci sperare legittimamente di avere una partita, di avere LA partita. Due ore e venticinque minuti come non si vedevano da tempo. Due ore e venticinque di Rafael Nadal come non si vedeva da tempo. Non il cannibale ante 2010, ma nemmeno la copia sbiadita dell’ultimo biennio. Degli oltre 50 colpi vincenti sferrati dai due (per i meno esperti, 50 vincenti in un match disputato dai due migliori contrattaccanti della storia รจ qualcosa di surreale), delle risposte sulle linee, delle smorzate e dei pallonetti maligni resta tanto, non tutto.
Resta (giร capito) il messaggio di Nole al branco. “Ragazzi, per il Roland Garros forse meglio non farsi illusioni no? Stavolta tocca a me, veramente”.
Resta (da capire) cosa c’รจ e cosa ci sarร nel piรน profondo antro della psiche di Nadal. Freud, nel frattempo, si รจ gia reso irreperibile.
Cinque set point annullati e annullabili solo dal piรน letale dei “killer cerebrali” che abbiano mai calcato un campo di tennis. Uno cosรฌ sulle tue certezze ci passa sopra. E lรฌ non cresce piรน nulla.
Occhio, allora, a pensare che Rafa sia tornato. Perchรจ sconfitte del genere sanno essere piรน letali dei massacri. Perchรจ non c’รจ nulla che generi piรน ansia della paura di non farcela piรน. Perchรจ “il tempo รจ galantuomo” va bene con tutti, non con i tennisti.
Intanto grazie lo stesso.
Parigi, ancora una volta, val bene una messa.
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