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Kyrgios tra tennis e teorie del complotto: “Non vorrei finire strisciando come Murray o Nadal. Piramidi? Folle pensare siano state fatte da noi”

Nick Kyrgios
Nick Kyrgios - Foto Ray Giubilo

Quando Nick Kyrgios interviene in un podcast non si è mai pronti a quello che si potrebbe ascoltare. Era già accaduto in passato e nei giorni scorsi il tennista australiano ha fatto di nuovo parlare di sé per le sue dichiarazioni rilasciate al podcast “The Louis Theroux”. Kyrgios prepara un potenziale rientro a inizio 2025, ma non voglio solo partecipare, i miei fan meritano la mia versione migliore. Guarda come stava Murray e come sta adesso Nadal, non voglio essere così, non voglio arrivare alla fine strisciando. Ma potrei tornare adesso e battere il 50% dei giocatori”.

Il nativo di Canberra nel corso della sua carriera si è dovuto fermare spesso a causa degli infortuni, ma non solo. “Ero arrivato a bere anche tra i 20 e i 30 drink prima di giocare. È stato difficile e non sentivo di potermi allontanare dallo sport e lavorare su me stesso per mettermi nella giusta disposizione mentale. Giocavo, giocavo e affrontavo tutto. Ed è stato un periodo buio. Bevevo come una spugna”.

Ma non solo tennis, ovviamente. C’è spazio anche per un paio di teorie del complotto di cui aveva già parlato nel corso degli anni: “Pensi che abbiamo costruito le piramidi? Sei pazzo. Questa è roba da folli. Come è possibile che abbiano fatto giuste tutte le misurazioni e tutti i calcoli? Ma poi come avrebbero fatto a far rotolare enormi blocchi di pietra su dei tronchi? E perché le porte sono così grandi? Chi ha bisogno di attraversare le porte se sono così grandi? Non so chi sia stato, ma non penso siamo capaci di costruire cose del genere. Siamo nel 2024 e non riusciamo nemmeno ad andare tutti d’accordo”.

Alla domanda sullo sbarco sulla Luna, Kyrgios ha risposto: “Penso solo che sia interessante che gli americani lo abbiano fatto per primi. Non sono riusciti a decollare nemmeno un razzo e poi all’improvviso sono atterrati sulla Luna”. Poi una conversazione sulla forma della terra è stata l’ultima teoria che ha suscitato una risata nel venticinquenne. “Sono propenso a dire che è tonda, ma non mi sorprenderebbe nemmeno se fosse il contrario”, ha detto.

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