Nick Kyrgios contro Jannik Sinner. Ennesimo capitolo. Dopo le dichiarazioni in un podcast, nel corso del quale l’australiano auspicava una sfida con il numero 1 al mondo all’Australian Open con l’intento di incitare il pubblico contro di lui, Kyrgios torna ad attaccare il fuoriclasse azzurro e lo fa in conferenza stampa, in vista del ritorno in campo a Brisbane dopo 18 mesi nei quali è stato fermo. “Lui è il numero 1 al mondo è un tennista incredibile, non ho mai detto di no”, ammette. Ma poi rilancia: “L’integrità del tennis in questo momento è orribile, tutti lo sanno, ma nessuno ne vuole parlare, è orribile. So che alla gente non piace quando parlo delle cose, quando sono onesto sulle cose. Per un bambino cresciuto giocando a tennis è una cosa terribile, a me piaceva la competizione, mi piaceva giocare. Posso emozionarmi, posso lanciare una racchetta, ma questo non è niente in confronto all’imbrogliare e all’assunzione di farmaci che migliorano le prestazioni”.
Nella vicenda clostebol, l’ITIA, dopo un indagine approfondita e un processo davanti a un tribunale indipendente, non ha riscontrato colpa o negligenza e ha assolto il numero 1 al mondo. “Se non ha fatto nulla di male, allora perché gli hanno tolto il premio in denaro e i punti? Ovviamente hanno trovato qualcosa che non andava sia Penso solo che il trattamento debba essere equo per tutti. Penso che sia stato gestito in modo orribile nel nostro sport”, ha detto Kyrgios, che stavolta allarga il suo ragionamento anche a Iga Swiatek, che a novembre ha accettato una sospensione di un mese dopo essere risultata positiva alla sostanza vietata trimetazidina. “Due numeri uno del mondo (attualmente però la numero 1 Wta è Aryna Sabalenka, ndr) che si beccano entrambi un’accusa di doping è disgustoso per il nostro sport, è un’immagine orribile”, le sue parole.
E ancora: “Non cercherei mai, in tutta la mia vita, di doparmi in questo sport – ha sottolineato Kyrgios -. Quando ho subito un infortunio come quello che ho subito io, ovviamente ci sono cose che potrebbero accelerare la guarigione, aiutarmi a tornare al livello massimo, aiutami a recuperare… ma io non sono così. Sono sempre contrario a questo. Devo essere chiaro su questo argomento perché non credo che ci siano abbastanza persone che ne parlano. Penso che la gente stia cercando di nascondere la questione sotto il tappeto”. Poi un commento sullo staff di Sinner, rivoluzionato dopo il caso clostebol. Nello specifico furono Giacomo Naldi e Umberto Ferrara ad essere allontanati. “Io pago il mio team migliaia di dollari per i professionisti che sono, per assicurarmi che questo non accada – ha detto Kyrgios -. Perché hanno aspettato cinque o sei mesi per fare qualcosa? Se lo sapevano due settimane perché ha tenuto lo stesso staff? Io sarei furioso… lui ha tenuto la sua squadra per cinque mesi, facendo finta di niente. Secondo me, è una cosa molto sospetta”, le parole del tennista australiano.
LA RISPOSTA DI WIM FISSETTE
Qualche settimana fa Wim Fissette, l’allenatore di Swiatek, aveva parlato in un’intervista dei commenti di altri tennisti: “Ci saranno sempre persone negative, ma penso che chiunque abbia letto tutti i documenti che Iga ha consegnato e mostrato al mondo intero possa vedere cosa è successo. E dovrebbe capire che è stata solo sfortuna. Può succedere a qualsiasi giocatore. Credo che coloro che hanno un atteggiamento negativo nei confronti della questione dovrebbero porsi alcune domande sul rapporto di Iga e poi dovremmo chiedergli se hanno veramente letto i vari report sulla questione”.
IL RITORNO IN CAMPO CONTRO PERRICARD MPETSHI
Kyrgios tornerà a giocare al Brisbane International, quando affronterà il 21enne francese Giovanni Perricard Mpetshi. Sarà la prima apparizione dell’australiano dallo Stuttgart Open del giugno 2023. “Onestamente non avrei mai pensato di tornare a giocare a questo livello – ha ammesso –. Anche entrare in un evento come questo, prepararsi, fare tutte le cose giuste. È stato surreale essere di nuovo là fuori. Sono davvero entusiasta di poter scendere in campo e giocare, giocare a tennis”. Il 29enne ha dovuto fare i conti con una serie di infortuni al polso e al ginocchio che hanno messo a rischio la sua carriera. Alla vigilia dell’Australian Open 2023 si procurò infatti una lesione al menisco del ginocchio sinistro che lo costrinse a sottoporsi ad un intervento chirurgico. Poi il nuovo infortunio, stavolta al polso, nell’avvicinamento a Wimbledon: “Ho cercato di fare tutto il possibile, ho lavorato come non mai per prepararmi a Wimbledon. Non ho mai servito così bene, posso battere chiunque, ma…”, aveva detto. Da lì un lunghissimo stop. Ricco anche di frecce avvelenate lanciate ai colleghi.