Daria Kasatkina è stata protagonista di un malinteso le cui dimensioni potrebbero rivelarsi maggiori di quanto pensato. L’atleta russa, in gara come atleta neutrale, è stata erroneamente associata alla bandiera spagnola nel corso del sorteggio dell’Abu Dhabi Open. Diverse persone hanno creduto che Kasatkina avesse deciso di prendere parte alla prova rappresentando la Spagna, cosa negata dal management della tennista. Il manager dell’atleta ha parlato ai microfoni della BBC, spiegando: “È sbagliato e possiamo negare categoricamente che si trasferisca in Spagna”. Gli organizzatori del torneo si sono scusati con Kasatkina per quanto accaduto: “Si è trattato di un errore puramente amministrativo e ora è stato corretto“.
I RAPPORTI TRA KASATKINA E RUSSIA
Kasatkina non ha fatto ritorno in Russia negli ultimi due anni e mezzo e ora vive a Dubai, allenandosi sporadicamente in Spagna. Nell’estate 2022, la tennista ha rivelato di essere lesbica, dichiarandolo apertamente in una video intervista. Nello stesso video, l’atleta ha chiesto la fine dell’invasione russa in Ucraina, descrivendo il conflitto come ‘un incubo’. Il suo orientamento sessuale e le sue ideologie politiche pongono dunque la tennista in una situazione complessa. Infatti, la Corte Suprema della Russia ha stabilito – nel 2023 – che il movimento LGBT è ‘un’organizzazione estremista’. Il management di Kasatkina ha dichiarato che l’errore incorso ad Abu Dhabi potrebbe essere “potenzialmente molto dannoso” per lei.“Ciò comporta delle forti implicazioni per Daria se le autorità russe ritengono che stia cercando di cambiare idea, il che non è vero”.
L’intervista del 2022 aveva creato diversi problemi a Kasatkina. Un politico russo, infatti, chiese che venisse inserita nell’elenco degli “agenti stranieri”, ovvero la lista che raccoglie le personalità ritenute colpevoli di agire contro gli interessi del Paese. La richiesta non venne accolta. Kasatkina commentò la situazione ai microfoni di ESPN, affermando che si aspettava delle “conseguenze” per le proprie azioni.