La stagione 2024 è stata molto vicina ad un sogno per Jasmine Paolini. L’azzurra ha vissuto durante questi 12 mesi il periodo migliore della sua carriera, spingendosi fino al quarto posto del ranking Wta, che occupa attualmente. La lucchese classe ’96 è stata capace di un exploit che in pochi si attendevano, ma ora che ha raggiunto i vertici proverà a confermarsi il più a lungo possibile. Paolini ha ottenuto le prime due finali slam della carriera, ha vinto il Wta 1000 di Dubai tornando ad alzare al cielo un trofeo a tre anni di distanza dall’ultima volta, ha partecipato alle Wta Finals di Riyadh e infine ha concluso con la ciliegina sulla torta della vittoria nella Billie Jean King Cup con l’Italia. E questo soltanto in singolare, mentre in doppio con Sara Errani ha conquistato l’oro olimpico, gli Internazionali d’Italia e un altro Wta 1000 come quello di Pechino.
In chiusura di stagione per Jasmine è arrivato anche il premio del Billie Jean King Cup Heart Award, riconoscimento che l’Itf assegna dal 2009 per premiare le giocatrici che si sono distinte con la maglia della loro nazionale, mostrando coraggio e dedizione verso la squadra nella manifestazione. La tennista toscana, numero 4 del ranking mondiale, ha esordito in azzurro il 12 febbraio del 2017 a Forlì, e complessivamente ha disputato ventisei partite a difesa dei colori azzurri: il bilancio è di 8 vittorie e 8 sconfitte in singolare, mentre per quanto riguarda il doppio lo score è di 4 gare vinte e 6 perse. Nella Bjk Cup però è stata praticamente perfetta, vincendo tre dei quattro incontri di singolare e tutti i tre doppi disputati. Paolini è la quarta tennista italiana a ricevere il premio dopo Francesca Schiavone (2010), Sara Errani (2013) e Flavia Pennetta (2015).
Un anno di successi per Jasmine Paolini
Dopo un inizio di stagione con luci e ombre sul cemento australiano, la svolta per Jasmine è arrivata a Linz, dove dopo l’uscita prematura in singolare ha vinto il torneo di doppio con Sara Errani, con cui ha rinnovato il sodalizio iniziato nel 2023. Vinto il primo titolo, per Paolini arriva la scintilla anche in singolare: nel Wta 1000 di Dubai disputa un torneo strepitoso e batte Kalinskaya in finale per vincere il secondo titolo della carriera, due anni e sei mesi dopo il successo a Portorose, datato 19 settembre 2021.
Le due finali slam
La delusione per l’uscita al primo turno agli Internazionali d’Italia di Roma viene poi subito cancellata dalla straordinaria campagna in doppio, che si conclude con il successo in finale contro Gauff e Routliffe che manda in visibilio il pubblico di Roma. Risultato che conferma come le due azzurre siano una delle coppie più forti del circuito e avversario da temere per chiunque. Il momento magico prosegue, perché nel successivo Roland Garros la classe ’96 regala spettacolo sia in singolare che in doppio, fino a raggiungere lo storico risultato della doppia finale in entrambe le discipline: non è fortunata però perché nell’atto conclusivo trova una Swiatek troppo superiore (al quarto Open di Francia vinto in carriera), mentre nel doppio Gauff, in coppia con Siniakova, si prende la rivincita di Roma e spezza i sogni azzurri.
Non quelli di Jasmine però, perché archiviata la stagione sulla terra si abitua subito all’erba inglese, e a Wimbledon trova un altro acuto storico. Elimina passo dopo passo tutte le avversarie sul suo cammino, compresa Donna Vekic in una semifinale spettacolare al cardiopalmo, diventando così la prima tennista italiana a raggiungere la finale di Wimbledon in singolare. Il trofeo più prestigioso però non arriva, perché Krejcikova vince la finale in tre set e si laurea campionessa all’All England Club, lasciando Paolini sconfitta per il secondo slam di fila.
L’oro olimpico in doppio
Il riscatto arriva puntuale nel palcoscenico delle Olimpiadi di Parigi 2024. Smaltita la delusione per l’uscita a sorpresa contro Schmiedlova in singolare, Paolini scrive ancora una volta la storia in coppia con la fida Sara Errani: arriva infatti l’oro olimpico, prima volta nella storia del tennis italiano ai Giochi Olimpici, grazie alla vittoria in rimonta in finale contro le giovani russe Andreeva e Shnaider. Nel finale di stagione Jasmine non riesce a ripetere gli straordinari risultati dei mesi estivi, ma raggiunge comunque gli ottavi agli Us Open e vince un altro Wta 1000 in doppio con Errani, quello di Pechino. La toscana conferma il quarto posto nel ranking e si qualifica alle Finals, dove purtroppo non riesce a dare seguito alla bella vittoria all’esordio con Rybakina ed esce di scena nel girone dopo le due sconfitte contro Sabalenka (futura vincitrice) e Zheng Qinwen.
L’acuto finale: la vittoria in Billie Jean King Cup
Terminata la stagione a livello individuale, rimane un ultima tappa con la Nazionale italiana, impegnata nelle Finals della Billie Jean King Cup a Malaga. L’Italia è una delle formazioni da battere e lo dimostra: supera ai quarti il Giappone, pur con qualche patema di troppo, poi è la volta della Polonia in semifinale, dove Paolini perde prima in singolare contro Swiatek, ma nel doppio decisivo trova il successo insieme a Errani. In finale contro la Slovacchia non c’è nemmeno bisogno del doppio, perché dopo la vittoria iniziale di Bronzetti, Jasmine infila il punto decisivo battendo Sramkova e regala il trofeo all’Italia.