Jannik Sinner ancora re degli Australian Open 2025. Il numero uno al mondo conferma il titolo vinto lo scorso anno e trova il bis battendo nettamente in finale Alexander Zverev in tre set, con il punteggio di 6-3 7-6(4) 6-3 in due ore e 42 minuti di gioco. L’azzurro ha offerto la solita prestazione cinica, sfruttando perfettamente le chance concessegli dal suo avversario. Al servizio invece non ha mai avuto cali, come testimoniano le zero palle break avute dal tedesco: è solo la terza volta dal 2000 che un giocatore vince senza concedere palle break in una finale slam. Prima ci erano riusciti soltanto Roger Federer a Wimbledon 2003 e Rafael Nadal al Roland Garros 2017.
Sinner si fregia così del terzo titolo slam della sua carriera, il secondo consecutivo dopo lo US Open della passata stagione, nonché il terzo consecutivo sul cemento. L’altoatesino ribadisce la sua leadership nel tennis mondiale, al momento senza rivali su questa superficie. Molto deluso nel post partita Zverev, rammaricato per non essere riuscito ad esprimere il suo miglior tennis in questa finale e molto critico con se stesso, ma consolato dallo stesso Jannik.
Australian Open: la cronaca della finale Sinner-Zverev
La finale si apre con un ace di Sinner, che tiene comodamente il primo turno di servizio a zero. Anche Zverev trova un game comodo per entrare in partita, ma nuovamente non riesce a trovare il primo punto in risposta perché l’azzurro serve alla grande e chiude ancora a zero. Nel quarto gioco arrivano le prime palle break a favore di Jannik, che risponde sui piedi e poi passa con il rovescio lungolinea: il tedesco però è solido e le annulla entrambe con il servizio, poi chiude a rete e si salva. Zverev acquista fiducia e si scuote, trovando i primi punti in risposta grazie a un dritto lungolinea vincente per risolvere lo scambio. Il numero uno al mondo commette i primi errori gratuiti che allungano il game ai vantaggi, ma anche il suo avversario sbaglia due volte con il dritto e non sfrutta l’occasione.
Zverev piazza tre ace nel sesto gioco e tiene senza difficoltà la battuta, ma Sinner fa lo stesso e si porta sul 4-3. Qui arriva la svolta del primo set: l’azzurro risponde alla grande e si difende altrettanto bene, poi trova il dritto lungolinea che gli consegna due palle break. Il teutonico le annulla prima con lo smash dopo l’accelerazione di rovescio e poi con il servizio; Zverev sbaglia poi col rovescio, e ne concede un’altra, e questa volta il break arriva: Sinner regge sull’accelerazione di dritto e poi lo buca con il passante che gli vale il 5-3 e lo porta a servire per il set. Jannik apre con l’ace, poi tiene botta sulle accelerazioni di Zverev e lo costringe all’errore; con la volée si procura tre palle set, ma ne basta una, perché chiude con l’ace e si aggiudica il set per 6-3.
Secondo set scorrevole: il tie break premia Sinner
In apertura di secondo parziale Zverev si salva a 30 con l’ace di seconda, ma fa fatica in risposta e l’azzurro si porta rapidamente sull’1-1. Nel game successivo il tedesco manda in rete un dritto e una volée, e si trova sotto 0-30: poi arriva il doppio fallo e di conseguenza anche le palle break sul 15-40, ma il servizio torna in soccorso del numero 2 che si salva. Zverev ha una mini chance nel sesto game, ma sul 30-30 si ferma sul nastro il suo recupero sulla palla corta di Sinner, che tiene poi il servizio. L’azzurro si porta poi sul 30 pari nel successivo turno di battuta del suo avversario, ma non va a segno con la palla corta e non sfrutta l’occasione.
Tutto sembra andare nella direzione del tie break e così effettivamente è, ma sul 6-5 Zverev già pregustava il set point in risposta; Jannik però si è difeso in maniera strepitosa, trovando poi il passante con il rovescio che di fatto porta il set al tie break. Qui arrivano un paio di mini break per parte a causa di qualche errore di troppo di entrambi, ma la svolta arriva nel nono punto: sopra 5-4 Sinner risponde bene, poi il suo dritto tocca il nastro e diventa imprendibile per uno sfortunato Zverev. Il numero uno ringrazia, si prende il mini break e poi al servizio è cinico: prima vincente, poi servizio e dritto sulla riga per il 7-4 finale. Anche il secondo set è dell’azzurro, che si avvicina al titolo.
Terzo set: sigillo di Sinner
I primi game sono comodi al servizio per entrambi, ma comincia ad intravedersi qualche crepa nel gioco di Zverev, che mentalmente ha accusato il tie break del secondo set. Nel sesto gioco infatti arriva il break in favore di Sinner: l’azzurro risponde profondo, il tedesco ci mette del suo con due errori di dritto e arrivano due palle break; la prima se ne va con un grande rovescio lungolinea di Sascha, ma sulla seconda non può nulla contro il dritto micidiale di Sinner. È il break del 4-2, che sembra lanciarlo verso la vittoria.
Nel game successivo prova a rientrare in partita Zverev rendendosi pericoloso, ma Jannik è chirurgico e si salva ai vantaggi con il servizio. Il numero uno al mondo va a servire per il match e chiude 6-3 con il passante di rovescio al primo match point: è storia, terzo titolo slam della carriera di Jannik Sinner, al momento senza rivali.