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Jannik Sinner non lascia scampo a Tiafoe e chiude in trionfo a Cincinnati: arriva il 3° ‘1000’ in carriera

Jannik Sinner
Jannik Sinner- Foto Ray Giubilo

Quindicesimo titolo in carriera, terzo Masters 1000 dopo Toronto e Miami, quinto trionfo del 2024 dopo Australian Open, Rotterdam, Miami e Halle. Il palmares di Jannik Sinner si impreziosisce di un altro importante trofeo, quello che spetta al vincitore dello storico torneo di Cincinnati. Nulla da fare per Frances Tiafoe, che nel primo set ce la mette tutta per impegnare il numero uno al mondo, trascinando la contesa fino al 6-6. Qui, però, esce fuori ancora una volta il campione: dodicesimo tie-break vinto degli ultimi tredici giocati. Sull’errore di rovescio dello statunitense che concede il set per 7-6(4) a Jannik, di fatto, termina anche l’equilibrio. Il secondo parziale è un monologo del tennista altoatesino, che si impone per 6-2 chiudendo con una prima di servizio e che consolida sempre più la vetta del ranking ATP.

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Un po’ come accaduto ieri contro Zverev, Jannik è protagonista di una partenza un po’ a rilento ed è infatti lui a concedere le prime due palle break dell’incontro nel corso del game d’apertura. Si salva con il servizio e dopo aver tenuto ai vantaggi si sviluppa un set in cui chi è in risposta la pallina tende a vederla poco. Sul 4-4 è ancora lo statunitense ad avere una chance per portarsi avanti di un break, ma questa volta commette lui un banale errore di rovescio durante lo scambio.

A 24 ore di distanza dalla sfida di semifinale, è ancora long set per Sinner, che sul 6-5 in suo favore ha la prima chance e la spreca malamente: set point a disposizione e risposta lunga su una seconda alquanto morbida di Tiafoe. Si va al tie-break, dove è Jannik il primo a portarsi avanti di un minibreak, salvo restituirlo immediatamente. Dal 4-4 mostra, però, tutto il repertorio: sale sul 5-4 grazie a un punto in cui è sempre in spinta e in controllo del gioco, poi vince il punto successivo grazie a una straordinaria difesa. Arrivano altre due palle set, Tiafoe sbaglia con il rovescio e concede il parziale all’altoatesino per 7-6(4).

L’epilogo della prima frazione è decisivo per le sorti della sfida. Sinner acquisisce sempre più fiducia, mentre dall’altro lato della rete il livello di Tiafoe inizia velocemente a calare. Gli errori aumentano sempre più, Jannik trova subito il break in apertura di set e non si volta più indietro. Il quinto game è il sigillo sul match, con il numero uno al mondo che strappa nuovamente il servizio all’avversario alla terza chance utile. Sull’1-5 Tiafoe con uno scatto d’orgoglio riesce ad annullare tre match points di fila, ma l’appuntamento con la sconfitta per lui è solo rinviato. Sinner va a servire per il titolo e chiude a quindici per il suo quinto titolo stagionale.

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