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Jannik Sinner è stato intervistato dal sito della FIT, al quale il giovane tennista altoatesino si è raccontato partendo fin dagli inizi: “Non ho mai avuto dubbi sul fatto di essere un buon giocatore, ma prima ero più piccolo e più magro. Avevo bisogno di fiducia per trovare il mio livello, il tennis è uno sport in cui puoi vincere tante partite di fila e arrivare in fondo a un torneo ma puoi anche perdere tre o quattro volte di fila al primo turno.” Sinner ha spiegato anche le decisioni sulle scelte di programmazione: “Ho preso la strada più difficile alla mia età, volendo giocare a livelli più alti. Questo però mi ha permesso di costruire tutta l’aspettativa e la pressione che io metto su me stesso. E’ un continuo processo di apprendimento, ogni punto che ti fa vincere una partita rischi di esagerare e sbagliare.”
Sui miglioramenti da fare, il classe 2001 spiega: “Devo migliorare ogni colpo, quando giochi a questi livelli non puoi pensare di poter giocare sempre il tuo miglior colpo e il tuo miglior tennis. L’obiettivo è la continuità, Piatti sa che sono un gran lavoratore ma mi dice di essere paziente. Quindi devo avere pazienza.”
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