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Il numero 4 al mondo e fresco vincitore con l’Italia della Coppa Davis di tennis, Jannik Sinner, ha fatto visita alla Ferrari. L’altoatesino si è recato a Maranello in questi giorni di pausa prima dell’inizio degli allenamenti in Spagna e della nuova stagione in Australia e ha trascorso mezza giornata in casa del Cavallino.
“È stata la prima volta per me”, ha detto dopo aver terminato i suoi giri al volante della SF90 Spider, “ed è stata un’emozione bellissima. Sia su questo modello che sulla Purosangue mi sono sentito avvolto dalla vettura, come se fosse un’estensione del mio corpo. Un po’ come la racchetta: solo decisamente più grande…”, riporta il sito ufficiale della Ferrari. L’azzurro ha incontrato il CEO Benedetto Vigna e il team principal della scuderia di F1, Fred Vasseur.
Tanta la passione di Sinner per il motorsport: “Sono stati mio padre e mio nonno a trasmetterla. Ho sempre guardato le gare con loro sin da bambino. Poi però, quando ho iniziato a vincere nel tennis, c’è stato un problema di sovrapposizione, perché se vai in finale in un torneo giochi la domenica, lo stesso giorno dei gran premi. Così oggi capita che me li guardi dopo. Sia il tennis che l’automobilismo sono considerati sport individuali, perché in campo o sulla monoposto si è soli. Ma per ognuno di noi è fondamentale avere alle spalle una squadra che lavori in armonia per il raggiungimento di un obiettivo. E i sacrifici che fanno i componenti del team sono gli stessi di chi gioca o chi guida. In alto si arriva solo insieme, da soli non si va lontano”.
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