Jannik Sinner si è raccontato in un’intervista a Espn alla vigilia degli US Open, spiegando che il caso Clostebol “ha avuto un impatto importante, perché non sentivo molta energia in campo e si vedeva. Ad esempio, durante Wimbledon ho passato delle notti insonni perché pensavo a questo. Ci sono stati problemi fisici forse dovuti anche a quello. Ci sono stati dei momenti duri, in campo non mi sentivo felice, non mi sentivo me stesso. È stato un periodo difficile, fatto di dubbi, all’inizio non sai se puoi giocare o no. Sono felice che sia terminato perché molto peso dalle spalle si è tolto, spero che nessun giocatore debba affrontare questo e spero che la gente capisca perché mi hanno permesso di giocare. Penso di aver spiegato tutto”.
Sinner ha poi ribadito che non ci sono state disparità di trattamento e agevolazioni nei suoi confronti: “Sono stato trattato come chiunque altro, ho continuato a giocare perché sapevamo da dove veniva quella sostanza e abbiamo detto subito la verità. È stata dura giocare in questa situazione, ma dentro di me sapevo che non avevo fatto niente di male. Ho sopportato un grande peso, perché, quando sai che il risultato sta arrivando, non sai ancora quale sarà l’esito degli esami”. E, nonostante questa grandissima pressione, Jannik è stato in grado di vincere a Cincinnati: “Avevo aspettative basse dal torneo, come le ho qui per tutto quello che ho passato. Provo a fare il mio meglio, correre su ogni palla accettando tutto questo. Con tutto quello che abbiamo passato, a livello fisico non sono dove vorrei. Ogni vittoria è buona, puntiamo a un grande risultato ma senza pressione. Ora spero di voltare pagina, non credo di riuscirci subito perché ci vuole tempo, ma non vedo l’ora di giocare e condividere momenti importanti con il pubblico”.
In seguito è stato intervistato anche il coach di Jannik Sinner, Darren Cahill: “Jannik ha deciso che gli serve spazio dopo quello che è successo. Ora abbiamo un osteopata con noi che fa parte del team da tempo anche se non viaggia molto, e stiamo cercando un nuovo preparatore fisico. È molto difficile per noi, perché sia Giacomo che Umberto hanno fatto un lavoro incredibile e sono uno dei grandi motivi per cui Sinner è dove è adesso”, ha dichiarato sulla separazione con Naldi e Ferrara. Parlando delle aspettative per gli US Open, invece, Cahill ha aggiunto: “A Cincinnati avevo aspettative bassissime sapendo cosa stava accadendo dietro le quinte e cosa stava affrontando Jannik, e alla fine ha vinto. È un ragazzo incredibile, un lottatore, per essere un campione devi avere grande resilienza e fiducia in te stesso. Per i giocatori, il campo è uno spazio sicuro, il posto in cui vogliono essere e dove si trasformano. Dopo le ultime sessioni di allenamento si vedono delle differenze nei suoi movimenti e nel suo entusiasmo. È contento della sua condizione, per cui penso che qua possa fare bene. Ci vuole tempo, ma spero che col passare del tempo la gente veda che non ha avuto vantaggi e che rispetta il sistema, e che quattro giudici indipendenti hanno valutato che non c’era alcun tipo di colpa da parte sua“.