Ritrovare Jannik Sinner nella seconda settimana di un torneo dello Slam è diventata ormai una piacevole abitudine e non solo in tempi recenti. L’attuale numero uno del ranking mondiale ha infatti raggiunto almeno gli ottavi di finale in 11 dei 12 majors a cui ha preso parte dal 2022 in avanti. Manca all’appello soltanto il Roland Garros dello scorso anno, con quella sconfitta che ancora oggi forse fa un po’ male contro Denis Altmaier. Prendendo in considerazione gli altri 11 torneo citati, in 7 poi è riuscito ad andare oltre il quarto turno: una vittoria, due semifinali, quattro quarti di finale. Oggi, l’obiettivo, è quello di tornare tra i migliori otto degli US Open a due anni di distanza dall’ultima volta.
Il palcoscenico è sempre quello dell’Arthur Ashe, ma per la prima volta nel corso del torneo a Jannik è stato assegnato lo slot della sessione serale. Sarà di fatto il match del giorno, quello tra l’azzurro e Tommy Paul, in un lunedì 2 settembre che negli States è festa nazionale per il Labor Day. Sotto le luci di New York si ritrova dall’altro lato della rete un tennista non solo tra i primi 15 della classifica mondiale, ma che giocherà in un’atmosfera senz’altro calda in suo favore. Insomma, un paio di fattori che rendono il match insidioso per Jannik, oltre che il test più probante dall’inizio della manifestazione a oggi.
La buona notizia è che il livello dell’allievo di Darren Cahill e Simone Vagnozzi sta crescendo match dopo match. Dopo quella prima ora di gioco da incubo all’esordio contro Mackenzie McDonald, le cose sono andate man mano progredendo e arriva a questa sfida consapevole dei propri miglioramenti, a livello fisico ma soprattutto mentale. “È migliorato molto nell’ultimo periodo – ha analizzato Jannik a proposito del suo prossimo avversario -. Sarà una sfida difficile. Gioca un ottimo tennis, soprattutto qui in America, quindi sarà un match difficile. Ma spero di essere pronto a competer e non vedo l’ora, queste partite sono molto emozionanti da giocare. Quindi vediamo“.
Tommy Paul arriva a questa sfida da n°14 della classifica e nel bel mezzo della migliore stagione della carriera, ma come per tanti altri suoi colleghi, prendere parte ai Giochi Olimpici ha certamente condizionato la sua estate. A Parigi si è spinto fino ai quarti di finale e nelle settimane precedenti aveva preparato l’appuntamento allenandosi sulla terra rossa post-Wimbledon. Come ovvio, a pagarne le conseguenze, è stata la preparazione verso il cemento nordamericano. E i risultati sono lì a dimostrarlo: secondo turno a Montreal perdendo da Nakashima, sconfitto all’esordio da Cobolli a Cincinnati. A Flushing Meadows finora sono arrivati successi su Sonego, Purcell e Diallo, ma in particolare contro il giovane canadese le impressioni non sono stato affatto delle migliori. Tantissima fatica al servizio, è stato a un passo dal ritrovarsi al quinto set.
Poi ogni partita fa storia a sè e quindi il Paul che vedremo in campo sull’Arthur Ashe si sarà già messo alle spalle la brutta prestazione del round precedente. Ma dall’altra parte della rete c’è comunque il numero uno al mondo: “Il tabellone dalla parte opposta si è aperto, con le uscite di Alcaraz e Djokovic. Ma la mia metà proprio no – ha ammesso sorridendo Paul -. Gioco contro il primo giocatore della classifica e sarà durissima, ma sono eccitato all’idea, con la grande chance di giocare sull’Arthur Ashe. Quando abbiamo giocato contro l’ultima volta a Toronto ha giocato talmente bene da togliermi la racchetta dalle mani… Proverò a metterlo in difficoltà in qualche modo, ma non sarà semplice. Jannik è il miglior colpitore del circuito, se ti metti a fare match da fondo con lui non ne esci. Dovrò cercare di inventarmi qualcosa di diverso”. In Canada, torneo vinto da Jannik lo scorso anno, finì con un duplice 6-4 in suo favore. Più datati, del 2022, gli altri precedenti, giocati inoltre su superfici diverse: vittoria in tre set di Sinner sul rosso di Madrid, rivincita di Paul sull’erba di Eastbourne.
Gli ingredienti per un match tutto da vivere ci sono tutti, sperando in una bella vittoria in notturna. E chissà se poi arriverà la tanto chiacchierata intervista con Nick Kyrgios, che in questa settimana si è occupato proprio di ascoltare le parole dei protagonisti della sessione serale…