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ITF & Challenger, settimana 20: Luca Vanni vince il titolo a Samarkand

Luca Vanni - Foto Bruno Silverii

L’avevamo scritto un paio di settimane fa: l’eterno, inossidabile, Luca Vanni è tornato. Sembra essere di nuovo quello che nel 2015 toccò la top 100 ATP, allorchè fece finale a Sao Paulo andando vicinissimo a vincere un ATP250, perdendo solo con Cuevas 7-6 al terzo. L’aretino ora torna a vincere un Challenger a Samarkand (75mila$+H, terra) e risale alla posizione numero 199 ATP dopo aver battito Vilella Martinez in finale. Nello stesso torneo out al primo turno Andrea Basso. A Busan, Sud Corea, Challenger da 150mila$+H sul cemento, la tds1 Mattew Ebden, australiano di 30 anni vince il torneo in finale contro il canadese Pospisil. Per l’australiano nono successo a livello Challenger e posizione numero 73 ATP, vicino al best ranking (61). A Bordeaux (125mila$+H, terra) il successo è andato allo statunitense Opelka (20 anni ed ex numero 4 Junior) che in finale ha superato il francese Barrere, in costante crescita. A Heilbronn (100mila$+H, terra battuta), in Germania, in uno dei più suggestivi tornei Challenger del circuito, superba prestazione del padrone di casa Molleker, 17 anni, che come Wild Card vince anche la finale sconfiggendo anche la tds2 Vesely, e guadagna ben 200 posizioni nel ranking entrando in top 300 da teen ager. Subito fuori il nostro Giannessi. Il 50mila$+H portoghese nella splendida cornice di Lisbona ha fornito importanti indicazioni in chiave futura azzurra: Giustino, Gaio e “Iron Angel” Eremin ci sono e non mollano. Il faentino Gaio, da lucky loser ha superato l’austriaco Novak al primo turno prima di arrendersi al serbo Kecmanovic; Giustino ha battuto il qualificato De Loore perdendo poi da Pedro Sousa; il migliore dei nostri in fondo è stato Edoardo Eremin che ha superato le quali giocando un ottimo tennis, di potenza e anche di mano sensibile oltre che con buon acume tattico, per perdere poi dall’ex numero 26 del mondo, Lukas Rosol 6-4 al terzo set con più di una occasione di break nel set decisivo. Insomma per “l’angelo di ferro” come abbiamo ribattezzato il campione di Cassine, un ritorno a buon livello: buono e candido come un angelo, forte e determinato come il ferro, ora Edoardo ha scelto Galimberti come Coach che lo seguirà per 12 settimane in giro per i tornei, e si allenerà alla San Marino Tennis Academy. Il torneo è stato vinto dall’ex numero 5 del mondo, lo spagnolo Robredo in finale contro il sempre più determinato Cristian Garin, cileno con passaporto anche italiano grazie alla sua mamma Claudia Medone di origine ligure.

Futures: in Brasile a Curitiba è andato in scena un 25mila$ su terra battuta vinto dal sorprendente Reis Da Silva, wild card “neguinho”, appena maggiorenne, battendo in finale il forte conazionale Seyboth Wild, 18 anni e per la prima volta in top 500. A Luan city, in China, 25mila$ sul cemento, vittoria per il finlandese Niklas-Salminen che ha vinto anche il torneo di doppio in coppia con il connazionale Heliovaara: per il 21enne di Tampere Niklas-Salminen, che si allena con Federico Ricci nell’accademia di Jarkko Nieminen, primo torneo pro vinto in assoluto in singolare. Facundo Arguello, argentino, vince il torneo di casa di Vila del Dique su terra, mentre in Bosnia sulla terra di Doboj è il francese Guinard a trionfare. Un altro francese, Sebastien Boltz, vince il torneo di Sozopol in Bulgaria, sul veloce, eliminando tra gli altri in semi il nostro Vilardo. Benino anche Francesco Ferrari e Riccardo Ghedin che hanno raggiunto il secondo turno. Il tedesco Fanselow trionfa a Praga, su terra della repubblica ceca, vincendo a 26 anni il suo ottavo torneo Futures, mentre Mate Valkusz, ex numero 1 del mondo Juniores, ungherese di Budapest, vince il secondo torneo consecutivo senza perdere un set, dominando a Zalaegerszeg: best ranking in top 600 per il magiaro.

Nel torneo italiano della settimana, a Casale Monferrato sorpresa dal cileno Bastian Malla, retrocesso in classifica oltre la millesima posizione solo per un infortunio, ma già tornato sufficientemente in forma per battere tutti gli avversari e conquistare il sesto titolo Futures. In finale il cileno ha sconfitto il migliore degli italiani, Enrico Dalla Valle, prodotto del settore tecnico di Tirrenia e seguito da Mosè Navarra: il tennista ravennate, 20enne, conquista il best ranking in top 900. I semifinalisti sono stati Fonio e Balzerani, anche loro nell’orbita federale, a dimostrazione che il settore tecnico lavora con profitto oltre che con la professionalità che tutti riconoscono. Balzerani in particolar modo sta crescendo molto grazie all’apporto del Coach Gabrio Castrichella che lo segue nel centro di Tirrenia e durante i tornei: con il suo tecnico sta lavorando moltissimo sul piano tecnico e i risultati stanno pian piano arrivando. L’obiettivo è ottenere il livello per competere nei Challenger, alternandoli ai Futures in cui il ragazzo è già performante. Attenzione anche al sedicenne altoatesino Yannik Sinner, che si sta distinguendo negli ultimi tempi. Il torneo di doppio di Casale Monferrato è stato vinto dalla coppia Frigerio/Stefanini. Sulla veloce superficie di Mexico City finale tra il messicano Lopez-Villasenor e lo statunitense Adams vinta dal padrone di casa che prima di questo torneo era fuori dalla top 1000. In Polonia F3 molto bene il padrone di casa Pawel Cias, 24enne, finalista e giustiziere anche della new entry italica Dante Gennaro, battuto dal polacco nei quarti. Dante Gennaro, con doppio passaporto italiano e argentino ha optato per la nostra Patria e attualmente è numero 545 ATP, praticamente al suo best ranking. A Singapore si è giocato un 15mila$ sul cemento, conquistato dall’americano di origine polacca Kwiatkowski, mentre in Spagna a Valldoreix, su terra il successo è andato a Roca Batalla, spagnolo top 400, che in semi ha fermato la corsa del nostro Brancaccio che si allena proprio in Spagna ma è azzurro a tutti gli effetti. In Svezia a Kalmar il giramondo Ornago che veniva da vittoria in Uganda ha raggiunto la semifinale in un torneo vinto dall’americano Ritschard che bissa il successo della settimana scorsa sempre in terra svedese.

Moez Echargui, il tunisino che ha incantato Perugia nel Challenger dell’estate scorsa e del quale più volte abbiamo tessuto le lodi per l’impegno e la professionalità dell’allenamento che abbiamo potuto osservare dal vivo col coach che lo accompagna in Italia, Skander Mehir, conquista il torneo di Jerba in Tunisia sul cemento: giocatore poliedrico e con un fisico eccezionale, ottiene così il suo best ranking in top 450 ATP. Marsel Ilhan, ex numero 77 ATP, trionfa nel torneo di casa ad Antalya mentre sempre da tds1 Ivan Nedelko vince in Uganda. Nel torneo di Rivne in Ucraina, su terra battuta, è il belga Merckx a vincere per la prima volta un trofeo professionistico in singolare: nel torneo dell’ex repubblica sovietica ha partecipato anche Alessandro Petrone che aveva vinto la scorsa settimana ma questa volta si è dovuto accontentare dei quarti, dove è giunto anche Claudio Fortuna. Petrone si consola con il best ranking al numero 409 ATP. Il coreano Ji Sung Nam conquista il 15mila Vietnam F3, dopo aver fatto finale la settimana precedente.

Da questa settimana riflettori puntati sul veloce di Loughborough in Gran Bretagna e sulla terra di Mestre, con una folta pattuglia di azzurri ai nastri di partenza.

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